Giungono al secondo album i polacchi Kalt Vindur, ora schierati in prima linea dalla prolifica label Witching Hour Productions.
Bisogna dire che i sorrisetti maliziosi che genera l'ingenua etichetta “subcarpathian black metal”, coniata dalla stessa band, scompaiono repentinamente all'ascolto di questo valido "...And Nothing Is Endless", nel quale è esplicitata una interessante mistura tra doom e black con ripetuti cambi di tempo e diversi innesti di altra natura. Il cantato in scream fa da contraltare alle cupe sonorità tipiche della compagine metallara centro e nord europea, pur caratterizzate da riscontri melodici inaspettati ma puntualmente equilibrati. In un siffatto contesto, paiono ottimamente contestualizzate una certa granitica propensione e momenti più squisitamente intimistici: si passa, quindi, con naturalezza dalle aperture acustiche di “Eyes Ov God”, fino all'oscuro prologo finale di “Crescent Moon Of Chors”, passando per le armonie di “The Blind Sin Hunter”, e la ruvida compattezza di “Dirty Yields” e “Red Glow”. Il risultato - certamente superiore a quanto espresso nel precedente "Delusions" (2017) - saprà convincere un uditorio non oltranzista che sia in grado di aprirsi, pur moderatamente, alla contaminazione tra musica estrema e contesti talvolta disallineati. Premiata, quindi, la capacità di osare, genuina testimonianza di una certa dose di coraggio tanto inatteso quanto gradito.
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Celsus: voice Svart: guitars Ver: guitars S: bass Xakhariash: drums
Anno: 2020 Label: Witching Hour Productions Genere: Progressive Black/Doom Metal
Tracklist: Solar Cross Inner War The Blind Sin Hunter Eyes Ov Gods Dirty Yields Red Glow ...And Nothins Is Endless Golden Age Crescent Moon Of Chors
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