Se c'è un disco da consigliare a chi volesse avvicinarsi per la prima volta al chitarrista blues per eccellenza, questo è senza dubbio "Now Appearing at Ole Miss" registrato nel 1979 e pubblicato l'anno successivo.
A dirla tutta, questo doppio album (anche nella edizione in cd), non ha proprio un bel suono, giacché alcuni pezzi risultano aggravati da disturbi piuttosto fastidiosi, come peraltro risulta evidente in "Three O'Clock In The Morning" e nel lungo "Blues Medley". Non è l'unico difetto: le registrazioni live furono arrichite da percussioni sovraincise in studio, cosa all'epoca piuttosto criticata (ma anche molto in voga, comune a tante band e artisti, anche provenienti da altri generi musicali). Tuttavia, l'album testimonia un momento storico in cui B.B. King è al suo apice: il suo modo di suonare e cantare è perfetto e la sua band è inossidabile. Basti pensare che questo titolo contiene il primo "slap" su un pezzo blues, eseguito da Russell Jackson, bassista che rimase al servizio del bluesman per diverso tempo, noto anche per la militanza presso le backing band di altri artisti, tra i quali Buddy Guy e Willie Nelson. In un contesto musicale, quello degli anni '80, che stuprava in maniera plastica e/o sintetica la genuina attitudine degli artisti che avevano proliferato nel decennio precedente e le buone energie di quelli vissuti ancora prima, il chitarrista proponeva un sunto efficace di quanto da lui profuso nel corso dei 10 anni appena passati, nel corso dei quali era riuscito a rinnovarsi senza compromettersi, perdendo quella grezza e rustica attitudine che caratterizzava il suo blues fortemente ghettizzato degli anni '50 e '60, raffinandolo un tantino. Chi afferma che la musica di B.B. King abbia aperto le sue porte ai bianchi soltanto dopo la collaborazione con gli U2 (ci si riferisce al pezzo "When Love Comes to Town", nel quale egli era ospitato dal gruppo irlandese, pubblicato nell'album "Rattle and Hum" del 1988), non ha mai ascoltato attentamente questo disco. E' qui, infatti, che il chitarrista di Itta Bena riesce a completare il processo di sdoganamento della sua musica, proponendosi in termini più maturi e sofisticati, senza necessariamente rinunciare alla sanguigna attitudine del genere musicale da egli profuso. Questo album ingloba in sé l'essenza di quella che, a tutti gli effetti, è una vera e propria maturazione stilistica e riassume perfettamente il coraggioso percorso artistico da lui avviato nei 10 anni precedenti, già testimoniato da album in studio veramente eccellenti (e decisamente più moderni) come "Guess Who", "Friends", "Midnight Believer".
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B.B. King - vocals, guitar with Leonard Gill - guitar Russell Jackson - bass Phil Blackman - keyboards Calep Emphrey - drums Naná Vasconcelos - percussion Hilton C. Joseph - tenor saxophone Eddie Synigal - baritone saxophone Steve Sherard - trombone Lonny LaLanne, Willie Cook - trumpet Howie Leder - arranger, conductor, mixing Calvin Owens - trumpet, musical director
Anno: 1980 Label: MCA Genere: Blues
Tracklist: Intro/B.B. King Blues Theme – 3:04 Caldonia – 2:47 Blues Medley – 14:10 - Don't Answer the Door - You Done Lost Your Good Thing Now - I Need Love So Bad - Nobody Loves Me But My Mother Hold On (I Think Our Love Is Changing) – 5:45 I Got Some Outside Help – 5:24 Darlin' You Know I Love You – 7:14 When I'm Wrong – 9:29 The Thrill Is Gone – 11:16 Never Make a Move Too Soon – 7:23 Three O'Clock in the Morning – 8:56 Rock Me Baby – 3:52 Guess Who? – 2:33 I Just Can't Leave Your Love Alone – 2:59
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