Ecco un genuino esempio di idee interessanti, sviluppate in maniera tutt’altro che efficace. Gli Amen! vorrebbero farsi cronisti del proprio tempo ma finiscono per lanciare messaggi piuttosto sconfortanti. Tralasciando l'analisi della infelice copertina - che prende le distanze dal titolo, dal nome della band, dai contenuti sonori - soffermiamoci su titolo dell’album e nome del gruppo: combinati insieme, entrambi parrebbero alludere a contenuti sarcastici e goliardici ma l’ascolto del cd, piuttosto che richiamare intenti canzonatori e beffardi, tradisce velleità seriose, puntualmente vanificate da arrangiamenti e testi non sempre efficaci. Le liriche partono da prodromi interessanti - generalmente rivolti al quotidiano vissuto da quella parte della popolazione che può essere definita adulta ma non ancora completamente matura - ma presentano imperdonabili ingenuità stilistiche, peraltro aggravate da metriche non sempre azzeccate. La produzione appare talvolta non rifinita: al riguardo, basti richiamare l’uso di una batteria elettronica il cui suono sembra più vicino al giocattolino, piuttosto che ad uno strumento che ha la pretesa di segnare il tempo. Insomma, si intravede un potenziale ma si fa di tutto per non farlo emergere. Ne consegue che, quello degli AMEN!, è un pop che, se in futuro non si sceglierà di valorizzare con una produzione più adeguata, sublimata da un mentore artistico di un certo spessore, rischia di scivolare inevitabilmente nell’anonimato massificato dei grandi numeri. Tracklist 01. Le Rivoluzioni (Feat. Pagliaccio) 02. Le Piazze 03. Le Parole 04. Le Montagne 05. Marinai 06. I Debiti Del Bar 07. Umori Band: Diego Nicchi: voce, cori, drum machine e sequencer Marco Alfonsi: voce e cori Andrea Gregari: chitarra elettrica e cori Davide Bussu: basso elettrico Francesco Checcacci: batteria addizionale Ivan Elefante: tromba Alessandro Chiorino (Pagliaccio): voce e cori in "Le Rivoluzioni" |