Della band di supporto non ci siamo mai occupati, ma abbiamo parlato di una performance tenuta da uno dei suoi chitarristi, l'ottimo Jonna, al secolo Pierluigi Coletta, assieme ai suoi The Loud Shooters al Brother Park di Montecompatri, nell'ormai lontano 2010 (unitamente ad altri interessanti gruppi della scena romana quali Graal, Anno Mundi, UNO-Unidentified Noisy Object e Bobask). Citazioni di natura restrospettiva a parte, il concerto che qui ci occupa inizia con una premessa di Lillo («Scateno il mio rock in onore degli AC/DC. Mi hanno salvato durante il Covid, quando sono stato in terapia intensiva»), alla quale, dopo una manciata di aneddoti a vocazione chiaramente ilare, fa seguito un'incediaria versione di "Highway To Hell", lanciata proprio dalla chitarra elettrica dell'attore e sublimata dalla comparsa di quello che, a prima vista, sembrerebbe essere Maurizio Battista, ma con la voce perfettamente identica a quella di Brian Johnson, il secondo e attuale singer della band australiana. Si tratta, in realtà, di Marcello "Lardocchio" Orlandini, la cui ugola garantisce la rugginosa attitudine manifestata dai due cantanti degli AC/DC, cosa che gli consente di saccheggiare dal repertorio di entrambi in forma perfettamente bilanciata. Ciò che ne esce fuori, è uno spettacolo attendibile, che coniuga perfettamente due compagini apparentemente distanti, in grado, invece, di assicurare ex aequo divertimento e spensieratezza fino allo sfinimento: da un lato il duro alveo musicale di Angus Young e soci, che ormai, è cosa risaputa, risulta piacevole anche ai profani della scena hard internazionale; dall'altro, un sano contesto comico, profuso da un Lillo perfettamente a suo agio nell'emulazione di Mick Jagger e nelle lezioni di calabrese estremo (passando anche per le aspettative di un ambizioso bidello e la tecnica dello sbadiglio), contesto sublimato da una generale attitudine ilare garantita anche dai navigati rockers di supporto, tra il passo della papera perfettamente emulato dal citato Pierluigi "Jonna" Coletta e le incitazioni in romanesco (tra cui spicca la convintissima "Su le mano!") ad opera dell'altrettanto valido Marcello "Lardocchio" Orlandini.
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Lillo: Chitarra e voce
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