Ecco un'uscita discografica piuttosto superflua. "The Construkction of Light" fu originariamente pubblicato nel 2000 dalla formazione Belew/Fripp/Gunn/Mastelotto. Era il dodicesimo album in studio della band, per la prima volta castrata di due membri storici: assente il batterista Bill Bruford, con loro fin da "Larks' Tongues in Aspic" del 1973, così come il bassista Tony Levin, in organico dal 1981. L'assenza di costoro decretò la fine del "doppio trio" ma il suono e gli arrangiamenti profusi dal nuovo organico non ne furono penalizzati: musicalmente, l'album riprese la formula degli anni '90, pur con più ardite sperimentazioni elettroniche. Mastelotto, batterista piuttosto ordinario, emerse in quest'opera quale ottimo programmatore di ritmiche elettroniche e pregevole cesellatore di suoni mentre Belew e Fripp si intrecciavano tra loro in maniera spesso macchinosa ma sempre affascinante e catalizzante. L'album si pregiava, tra le altre cose, di ospitare il 4° capitolo della saga "Larks 'Tongues in Aspic", degno frammento di una estesa suite ripartita in più album, purtroppo mai proposta per intero dalla band. In generale, si tratta di un disco che, a posteriori, viene poco apprezzato dai puristi (questi ultimi si fermano generalmente agli anni '70 e quindi fanno poco testo), in realtà assai valido, sia per la rinnovata capacità compositiva, pur con sguardo al futuro, sia per gli arrangiamenti innovativi e coraggiosi di cui è pregno. Tornando ai nostri giorni, questa nuova uscita discografica lascia di stucco. L'album viene in parte rielaborato, atteso che alcune registrazioni originali sarebbero asseritamente andate perdute. Rimodellato anche il titolo, l'opera è di fatto la quattordicesima uscita discografica prevista per il 40° anniversario della band e presenta un'edizione "reimmaginata", con tutte le parti di batteria completamente risuonate da Pat Mastelotto e un remix generale ad opera di Don Gunn (conosciuto per essersi seduto dietro al mixer di "Meltdown: Live in Mexico"). Il DVD presenta un audio ad alta risoluzione e l'immancabile 5.1 Surround Sound (mixato da David Singleton). Robert Fripp è il silente e programmatico deus ex machina che tira le fila del progetto. L'uscita comprende anche l'album "ProjeKct X - Heaven & Earth", stavolta senza rielaborazione alcuna. Quest'ultimo titolo viene generalmente incluso nel sottobosco delle formazioni satellite note come ProjeKct attive nel biennio 1997-99 (vi comparivano alcuni dei sei membri del double trio, mai mai congiuntamente), anche se di fatto si inquadra quale vero e proprio disco dei Crimson, edito sempre nel 2000 dalla medesima formazione. L'organico fu chiamato ProjeKct X perchè il risultato musicale conseguito fu giudicato fin troppo sperimentale, fortemente votato all'elettronica, grazie al massiccio uso di V-Drums di Belew e ai "traps and buttons (electronic percussion and loops)" di Mastelotto. Di fatto, non si è mai trattato di un sottogruppo, come fu per i ciati ProjeKcts 1, 2, 3 e 4, ma, né più né meno, dei King Crimson, comparendo tutti i membri che componevano la band all'epoca. Detto ciò, sconsiglio caldamente l'acquisto di questa "cosa" (la chiamo in questo modo volutamente) anche ai completisti: le qualità tecniche di Mastelotto sono talmente ordinarie, ché la notizia di un suo nuovo impegno dietro alle pelli non basta a tentare anche l'acquirente in cerca di parti inedite, pur fan sfegatato. L'opera peraltro, all'epoca pubblicata soltanto su cd, viene curiosamente ristampata nello stesso formato (pur con l'aggiunta di dvd o blu-ray) e non anche in vinile, cosa che delude una seconda volta, essendo questo titolo, fra i pochi mai stampati nel formato 33 giri della discografia crimsoniana. |
Adrian Belew: chitarra, voce, V-drums Anno: 2019 Tracklist di "The ConstruKction of Light" (CD) Tracklist DVD |