Ep a firma di Teo Ho, al secolo Matteo Bosco, composto da sei pezzi che esprimono un spirito squisitamente cantautorale: a livello musicale, la strumentazione a dir poco essenziale (voce, armonica e chitarra con l'aggiunta di ritmiche mai invasive) richiama chiaramente la lezione piuttosto essenziale e asciutta impartita ad inizio carriera da personaggi del calibro di Francesco De Gregori ed Edoardo Bennato.
I testi evocano la caustica attidine di quest'ultimo e l'ironia surreale di Rino Gaetano e affrontano - con un approccio chiaramente disallineato - tematiche scomode ma di grande di attualità: gli operai della Thyssenkrupp, l'omicidio di Giulio Regeni, le vittime del caporalato.
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Matteo Bosco: voce, armonica, chitarra
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