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Yes
Progeny: Seven Shows from Seventy-Two

Progeny: Seven Shows from Seventy-Two è l'ultima uscita postuma degli Yes.
Si tratta delle registrazioni live da cui, in parte, fu estratto il famoso album live Yessongs del 1973.
E' stato edito in tre versioni:
1) quella monumentale di 14 CD, che cattura sette spettacoli completi registrati nel 1972 nel tour di Close to the Edge.
2) una versione edit di 2-CD
3) la versione in vinile di quest'ultima, costituita da 3 LP

E' qui recensita l'ultima uscita discografica, essendo chi scrive appassionato di vinile.

Questa recensione deve essere scissa in due parti:

Nella prima, deve essere necessariamente commentata la scelta criticabile di limitare l'edizione in vinile a soli 3 LP, cosa che a mio modesto avviso, rende questo titolo un prodotto quasi gemello di Yessongs. Anzi, a dirla tutta, Yessongs era anche più completo raccogliendo testimonianze esecutive dell'immenso Bill Bruford (qui l'intervista al batterista a firma di chi scrive) e presentando una scaletta deciamente più completa ed esaustiva (in particolare, mancano Perpetual Change, The Fish e Starship Tropper, registrati in occasione del tour precedente).
Confrontate voi stessi: questa la scaletta di YesSongs e a seguire quella di Progeny:

YESSONGS
Opening (Excerpt From 'Firebird Suite')
Siberian Khatru
Heart Of The Sunrise
Perpetual Change
And You And I
Mood For A Day
Excerpts From 'The Six Wives Of Henry VIII'
Roundabout
I've Seen All Good People
Long Distance Runaround-The Fish (Schindleria Praematurus)
Close To The Edge
Yours Is No Disgrace
Starship Trooper

PROGENY
Opening (Excerpt From Firebird Suite)
Siberian Khatru
I've Seen All Good People: Your Move / All Good People
Heart of the Sunrise
Clap/Mood For A Day
And You And I
Close To The Edge
Excerpts From "The Six Wives of Henry VIII"
Roundabout
Yours is No Disgrace

Tuttavia, va detto che la qualità di Progeny è decisamente superiore a quella di YesSongs.
Merito dell'omnipresente Steven Wilson che ha ripreso in mano i nastri orignari scoprendo qualche scheletro nell'armadio: era successo che la qualità delle registrazioni da cui fu estratto YesSongs non era scadente, come ritenuto per anni, ma dovuta a maldestro agire dei tecnici del suono di allora che sbagliarono l'allineamento del filtro Dolby, col risultato che possiamo ascoltare nel citato YesSongs, album non certo rinomato per la sua qualità audio.
Il risultato in Progeny, invece, è ottimo, sublimato anche dalla scelta di collocare gli strumenti come da palco (la chitarra a sinistra, le tastiere a destra, mentre basso, batteria e voce al centro).
Inoltre, bisogna rimarcare che alcune esecuzioni presenti su YesSongs furono pesantemente tagliate per permettere l'inserimento di altri brani e contenenre il formato nei tre Lp, già oltremisura per l'epoca.
Quindi, a fronte di una scelta criticabile (limitare l'edizione in vinile a soli tre LP), viene offerta una qualità audio decisamente superiore, con un apprezzato (e ritrovato rispetto delle originarie esecuzioni).
L'art-work, infine, è apprezzabile (copertina gatefold come fu per YesSongs), sebbene castrato di un libretto interno, presente invece nel box.

La seconda parte della presente recensione riguarda l'esecuzione posta in essere dai nostri.
Va detto che, tecnicamente parlando, la competenza tenica è indiscutibile.
Pur mancando Bruford (e si sente, purtroppo), l'esecuzione appare genuina e accattivante: la band sembra suonare in maniera meno algida e si lascia andare a diverse improvvisazioni, del tutto assenti in YesSongs, soprattutto quando Howe e Wakeman si concedono i consueti spazi solisti.
A mio avviso, si tratta di un otimo documento che cattura la band, se non nel momento di massimo picco artistico - come invece si ostinano a rappresentare taluni critici di oggi (giacchè, per sua stessa ammissione, Alan White era appena entrato nella band e non conosceva perfettamente alcune parti, dovendo spesso improvvisare) - quantomeno in un range temporale in cui la band appariva fortemente ispirata.

Infine, parlando di date, il box da sette CD riporta le seguenti performances:

31 October 1972 – Toronto, Ontario - discs 1-2
1 November 1972 – Ottawa, Ontario - discs 3-4
11 November 1972 – Durham, North Carolina - discs 5-6
12 November 1972 – Greensboro, North Carolina - discs 7-8
14 November 1972 – Athens, Georgia - discs 9-10
15 November 1972 – Knoxville, Tennessee - discs 11-12
20 November 1972 – Uniondale, New York - discs - 13-14

Come di consueto (ormai ci siamo abituati: chi pubblica questi lavori antologici è spesso meno appassionato di chi li ascolta, commettendo errori maldestri che un vero fan mai commetterebbe), sono presenti indicazioni errate: i dischi 9-10 riportano le performances dei dischi 11-12 e viceversa).

La versione in 2 CD/3 LP, invece, contiene un best di quanto sopra (ecco perchè il voto non è sparato al massimo).
Ecco la scaletta con il luogo di registrazione:

Opening (Excerpt From Firebird Suite) / Siberian Khatru (Live At Nassau Coliseum, Uniondale, New York November 20, 1972)
I've Seen All Good People: Your Move / All Good People (Live At Knoxville Civic Coliseum, Knoxville, Tennessee November 15, 1972)
Heart Of The Sunrise (Live At Knoxville Civic Coliseum, Knoxville, Tennessee November 15, 1972)
Clap/Mood For A Day (Live At Greensboro Coliseum, Greensboro, North Carolina November 12, 1972)
And You And I [I. Cord Of Life, II. Eclipse, III. The Preacher The Teacher, IV. Apocalypse] (Live At Cameron Indoor Stadium, Durham, North Carolina November 11, 1972)
Close To The Edge (I. The Solid Time Of Change, II. Total Mass Retain, III. I Get Up I Get Down, IV. Seasons Of Man) (Live At Cameron Indoor Stadium, Durham, North Carolina November 11, 1972)
Excerpts From "The Six Wives Of Henry VIII" (Live At Cameron Indoor Stadium, Durham, North Carolina)
Roundabout (Live At Maple Leaf Gardens, Toronto, Ontario October 31, 1972)
Yours Is No Disgrace (Live At Greensboro Coliseum, Greensboro, North Carolina November 12, 1972)

88/100


Jon Anderson: voce, percussioni
Steve Howe: chitarra
Chris Squire: basso, voce
Rick Wakeman: tastiere
Alan White: batteria

Anno: 2015
Label: Rhino
Genere: Progressive Rock

Tracklist:
01. Opening (Excerpt From Firebird Suite)
02. Siberian Khatru
03. I've Seen All Good People: Your Move / All Good People
04. Heart of the Sunrise
05. Clap/Mood For A Day
06. And You And I
07. Close To The Edge
07. Excerpts From "The Six Wives of Henry VIII"
08. Roundabout
09. Yours is No Disgrace


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