Accompagnato da dichiarazioni genuine ed emozionate a firma dei tre membri superstiti, esce questo nuovo live di Crosby, Stills, Nash & Young, registrato il 20 settembre 1969 allo storico locale Fillmore East di New York. Compilato e mixato presso i Sunset Sound Studios di Los Angeles, il concerto ostenta un audio tagliato con lacca AAA per la versione in vinile, al fine di fornire la massima fedeltà audio. «I nastri suonano così reali», ha dichiarato poco prima dell'uscita Neil Young. «Abbiamo mixato il tutto al Sunset Sound. Niente eco digitale: siamo restati interamente analogici durante la produzione... Puri». Dal canto suo, Stephen Stills ha preferito evocare l'evento sul piano organizzativo: «la parte acustica dello spettacolo si è sistemata da sola, ma ora che avevamo l'attrezzatura, con Dallas e Greg, e spettacoli considerevoli in programma, ci siamo buttati. Ciò che ci mancava in finezza, lo abbiamo compensato con l'entusiasmo... Una band in fuga, aspettando di volare». «Ascoltando di nuovo la musica dopo tutti questi anni», gli ha fatto eco Graham Nash, «posso dire quanto ci amassimo e quanto amassimo la musica che stavamo creando. Eravamo quattro persone che si dilettavano nei diversi ambiti sonori che stavamo producendo, cantando insieme in silenzio da una parte, poi scatenandoci come dei c*****i per il resto del concerto». L'opera cattura il quarto spettacolo della band nella due giorni tenuta al Fillmore East nel 1969, a distanza di un solo mese dal concerto di Woodstock (il secondo del gruppo dalla sua costituzione). Incredibilmente, questa data non è stata mai bootlegata nel tempo. I concerti tenuti dal quartetto al Fillmore East sono stati largamente saccheggiati, ma con riferimento all'anno successivo, con specifico riguardo ai giorni 4 e 5 giugno 1970 (cioè a due 6 performance ivi eseguite), verosimilmente ignorando l'esistenza di questa registrazione (preme precisare che il noto bootleg "Wooden Nickel", anch'esso risalente al 1969, riporta un concerto un estratto di due performance risalenti ai concerti tenuti il 13 e il 14 settembre di quell'anno. La scaletta è a dir poco accattivante: concentrata maggiormente sul debutto "Crosby, Stills & Nash", pubblicato appena 4 mesi prima (mancano soltanto i brani "Marrakesh Express", "49 Bye-Byes" e "Pre-Road Downs"), include anche “On The Way Home” dei Buffalo Springfield, nonché brani attinti dalle carriere soliste di Stills e Young ("Go Back Home" e "Bluebuird revisisted" del primo, "I've Loved Her So Long" e "Down By The River", del canadese (si noti che il secondo brano è impreziosito da una lunga jam dal sapore catartico che dilata la sua durata ad oltre 16 minuti), estratti rispettivamente da ciascuno degli album pubblicati da entrambi fino a quel momento). Cinque le canzoni (all'epoca) inedite: "4 + 20" e "Our House", poi incluse nel citato "Déjà Vu"; la cover dei Beatles "Blackbird", che in studio apparirà per la prima volta soltanto nell'album "Allies" del 1983; "Find The Cost Of Freedom", poi inclusa come b-side del singolo "Ohio"; "Sea Of Madness", a firma di Young, già suonata a Woodstock, che rimarrà inedita fino alla pubblicazione di "The Neil Young Archives, vol.1". Appare doveroso confrontare la tracklist di questo album con quella di "4 Way Street": i due lavori condividono la struttura bicefala acoustic/electric set e tre (soli) brani: “On The Way Home”, "Long Time Gone", “Find The Cost Of Freedom” (quattro, se si considera anche “Down By The River”, presente nella sola versione expanded del più noto live). “Suite: Judy Blue Eyes”, che all'interno del secondo appariva in forma di brevissimo estratto, è qui presente integralmente. Vanno poi considerate le stesure embrionali dei due brani che appariranno in "Déjà Vu", nonché il pezzo dei Buffalo Springfield e alcuni degli episodi solisti sopra citati, non usualmente riscontrabili nelle tracklist dei concerti del quartetto. Alla luce di queste considerazioni, questo "Live At The Fillmore East, 1969" si evidenzia quale uscita discografica preziosissima, non soltanto nettamente superiore a "CSNY 1974", disco interessante ma privo della magia dei primi anni (ne abbiamo largamente parlato nella monografia "Crosby, Stills, Nash & Young - A short legend"), ma addirittura di competere con il largamente citato "4 Way Street". Soccorre, al riguardo, lo stesso Stephen Stills, che, recentemente intervistato da Variety & The Globe And Mail, ha asserito: «Ho sempre odiato "4 Way Street" e adoro questo disco ("Live At Fillmore East, 1969"). Il canto in "4 Way Street" è orribile. Tutti si rifiutavano di doppiare le voci, che a volte diventavano spettacolarmente stonate. Eravamo nuovi di zecca (nel 1969) e tutto quell'entusiasmo e quel calore sono evidenti. "4 Way Street" è più "Okay, ora siamo un grande affare", e si vedeva. Le voci erano davvero compatte (in "Live At Fillmore East, 1969"). Più tardi, quando abbiamo smesso di cantare con un microfono, il mix ne ha sofferto un po'... cantando a distanza e di fronte ad amplificatori molto rumorosi, in posti molto grandi». Infine, considerando anche la (ingiustificata) sontuosità dedicata al citato "CSNY 1974" (una deluxe edition limitata a sole 1000 copie, comprendente blu-ray, dvd, sei vinili da 180 grammi alloggiati in una custodia in acero inciso a laser, booklet di betulla in formato "Coffee Table" con foto inedite del tour 1974 e una stampa fotografica firmata da Nash), appare veramente incredibile che label e band si siano limitati alla pubblicazione di questa gemma ritrovata dedicandole una semplice edizione gatefold, castrata non soltanto di gadget, ma addirittura di inserti e booklet. Il disco è dedicato a David Crosby (e non poteva essere diversamente). |
David Crosby: voce, chitarra Acoustic Set
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