Gradevolissima commedia che ironizza, fino a sdoganarlo definitivamente, sul tema molto attuale dell'uomo sbattuto fuori di casa dalla ex moglie.
Ci è molto piaciuto il contrasto tra la goliardia da osteria garantita da Stefano Tommasini e la raffinatezza isterica palesata da Giancarlo Fares, che peraltro interpreta con incredibile efficacia l'unico personaggio gay del quartetto in termini mirabilmente sopra le righe. A questi due si affiancano Valerio Giombetti e Andrea Catarinozzi in ruoli apparenemente secondari, invece concretizzandosi entrambi in saldi ed insostituibili punti di sostegno: spalla il primo, in grado di offrire il pretesto per il lancio delle boutade e delle argute osservazioni dei primi due; elemento di rottura il secondo, a cui viene affidato il compito di movimentare la scena con dirompente incisività. Tempi comici pienamente rispettati, sceneggiatura solida grazie a battute sferzanti, dominio del palco e pieno coinvolgimento del pubblico sono gli ingredienti di una pièce teatrale che garantisce risate grasse grazie ad una comicità gioca sul filo del politcamente scorretto, ma sempre in termini perfettamente contestuallizati. La presente recensione si riferisce alla rappresentazione del 27 aprile 2024. |
|