Esseremme
Roma, Teatro Basilica, 9-12 gennaio 2020



Esseremme - Ovvero il sogno di Esse e l’incubo di Emme
Roma, Teatro Basilica, 9-12 gennaio 2020

Questo spettacolo - oggi riproposto al Teatro Basilica, ex Sala Uno Teatro di San Giovanni - ha un passato piuttosto blasonato, essendo stato semifinalista del Premio Scenario 2017 al Teatro Bellini di Napoli e avendo poi debuttato nel dicembre del 2018 all’Altrove Teatro Studio di Roma.
Nonostante ciò, l'opera non strappa il pieno consenso di chi scrive: una sceneggiatura contorta, a tratti macchinosa, comprime il talento di questi giovani attori (Simone Corbisiero, Valeria Romanelli, Giorgio Squilloni, Stefano Vona Bianchini), tutti forti di studi specifici alle spalle e consolidate esperienze attoriali.
Il progetto è ambizioso: portare in scena tre incubi ricorrenti, sognati da Esse ed Emme, due gemelli, in uno scenario che vede l’uccisione dei propri genitori come sfondo ricorrente. Una coppia di vicini piuttosto pittoresca appare con puntuale ciclicità nel corso dei viaggi onirici.
Il tema sembra avvincente ma, nella pratica, la regia soffre di alcune ingenuità: il rapporto con i genitori, l'asserita uccisione della madre dei due da parte del padre, gli intenti dei figli di uccidere quest'ultimo, il fratricidio dell'uno ai danni dell'altro, il contesto principesco inanellato in un Regno lontano e sconosciuto, il rapporto dei vicini con un demone, il doppio ruolo di quest'ultimo (sia padre, sia essere maligno), tratteggiano scenari che sono poco contestualizzati e affrontati in maniera piuttosto disorganica: lo spettatore fa fatica a connetterli e a scansionare i tre contesti onirici nella consecutio temporum, anche dopo aver letto la complicata trama descritta nella brochure dell'evento.
Pure i richiami a contesti cinematografici piuttosto noti degli anni 80 (Ritorno al futuro, Beetle Juice, I Goonies, La Famiglia Addams), che dovrebbero dipingere gli scenari di fondo in cui si sviluppano i tre sogni/incubi, appaiono invece totalmente privi di ascendenze nei confronti di trama e dialoghi.
Va infine detto che a tradire le aspettative di chi scrive contribuisce un comunicato stampa certamente inadeguato: la rappresentazione è tinta di connotazioni drammatiche e noir, piuttosto lontana dall'essere una "commedia nera, rock’n roll e sanguinaria", come invece viene descritta.
In tal senso, è apparsa chiara ed evidente la capacità degli attori di stimolare spunti riflessivi legati ad esperienze dolorose o a vicende di stampo esistenziale, piuttosto che suscitare ilarità, che infatti, in tutto l'arco dell'opera, si riducono ad un paio di battute, pur idonee a far sorridere sommessamente.




Questa recensione si riferisce alla rappresentazione del 9 gennaio 2020


 

ESSEREMME
Ovvero il sogno di Esse e l’incubo di Emme

Scritto e diretto da Stefano Vona Bianchini

con
Stefano Vona Bianchini
Giorgio Squilloni
Valeria Rom




Teatro Basilica

Piazza di Porta San Giovanni 10
Roma
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