Home Recensioni Album The Dark Side Of The Cult - A tribute to Blue Öyster Cult

The Dark Side Of The Cult
A tribute to Blue Öyster Cult

La Black Widow Records ha già promosso, in passato, tributi a gruppi famosi, generalmente pescando dal nutrito sottobosco underground, generalmente nazionale.
Vengono in mente, ad esempio, "King Of The Witches" (2000), "Beyond The Realm" (2000), "The Horned God Of The Witches" (2004), "Terror Tales" (2018), pregevolissimi tributi agli inglesi Black Widow (il primo) e ai nostrani Death SS (i successivi), senza contare le compilation a tema, come "...E Tu Vivrai Nel Terrore" (1999), dedicata alle colonne sonore di stampo orrorifico.   
In questo caso, l'asticella qualitativa subisce una ulteriore impennata verso l'alto: tralasciando considerazioni sulla genialità espressa nel titolo, che prende più piccioni con una fava (si sposa perfettamente con la cifra stilistica della label; descrive perfettamente l'alveo sonoro presente nell'opera; accontenta i fan più oltranzisti della band americana che, nella sostituzione di "Moon" con "Cult", sapranno certamente sottolineare ancora una volta la compagine aliena che da sempre connota la band), va doverosamente rimarcata la presenza sia di Albert Bouchard, storico batterista e compositore dei Blue Öyster Cult, sia dei Death SS, gruppo di un certo peso che, in passato tributato, si trova oggi a tributare  a sua volta. Il primo propone la viscerale "Baby Ice Dog", dall'antico "Tyranny And Mutation", secondo album dello storico gruppo, risalente al 1973; l'organico pesarese si cimenta in una reinterpretazione piuttosto granitica di "Godzilla", estratta dal mistico "Spectres" del 1978.
E che dire delle note introduttive affidate, tra gli altri, all'ex Manowar Ross the Boss?
Senza perseguire lo scopo di far torto a coloro che non saranno citati, preme inoltre segnalare la cosmica attitudine palesata Freddy Delirio and the Phantoms in “Black Blade” (i più attenti noteranno che con il tastierista si rimane in casa Death SS, pur in forma tangente), la catartica e ammaliante versione strumentale di Monsters” ad opera degli Ottone Pesante, il trittico di gruppi che fanno capo a Ricky Del Pane
, cioè Witchwood, Epitaph e Salem Cross (l'ultimo dei quali pare costituito appositamente per l'occasione), autori rispettivamente di interessanti rivisitazioni hard prog di "Flaming Telepaths", doom di "Wings Wetted Down" e heavy dark di "Stairway To The Stars". 
Sono soltanto alcuni esempi: se si volesse analizzare la scaletta pezzo per pezzo, ci sarebbe di che parlare, con il rischio, ovviamente, di anticipare contenuti che, invece, si consiglia di assimilare gradualmente, anche nel dissenso, fortunatamente contenuto, stante la presenza di tre esecuzioni non proprio azzeccate, pur assai coraggiose (si allude ai decontestualizzati generi stonerrock’n’roll e funky proposti rispettivamente da Humulus in The red and the black”, dai Bullfrog in “Dominance and submission”, dai Poobah in "Godzilla")
.







Tracklist:

1. Transmaniacon – Transmaniacon MC
(S. Pearlman, A. Bouchard, D. Roeser, E. Bloom)

2. Salem Cross – Stairway To The Stars
(R. Meltzer, A. Bouchard, D. Roeser)

3. Presence – Before The Kiss, A Redcap
(S. Pearlman, D. Roeser)

4. L’Impero Delle Ombre – She’s As Beautiful As A Foot
(R. Meltzer, A. Bouchard, A. Lanier)

5. Spectres Dead Dream – Cities On Flame With Rock And Roll
(D. Roeser, A. Bouchard)

6. Humulus – The Red & The Black
(A. Bouchard, E. Bloom, S. Pearlman)

7. Albert Bouchard – Baby Ice Dog
(A. Bouchard, E. Bloom, P. Smith)

8. Epitaph – Wings Wetted Down
(A. Bouchard, J. Bouchard)

9. Belladonna – Mistress Of The Salmon Salt
(A. Bouchard, S. Pearlman)

10. Bretus – Career Of Evil
(A. Bouchard, P. Smith)

11. Bullfrog – Dominance And Submission
(A. Bouchard, E. Bloom, S. Pearlman)

12. Witchwood – Flaming Telepaths
(A. Bouchard, E. Bloom, S. Pearlman, D. Roeser)

13. Blue Dawn – Astronomy
(J. Bouchard, A. Bouchard, S. Pearlman)

14. The Forty Days – (Don’t Fear) The Reaper
(D. Roeser)

15. Il Segno Del Comando – The Revenge Of Vera Gemini
(A. Bouchard, P. Smith)

16. Jim Gustafson and Poobah – Godzilla
(D. Roeser)

17. Lifestream – Death Valley Nights
(R. Meltzer, A. Bouchard)

18. Gothic Stone – Nosferatu
(H. Wheels, J. Bouchard)

19. Doctors Of Space – The Vigil
(D. Roeser, S. Roeser)

20. Freddy Delirio and The Phantoms – Black Blade
(E. Bloom, M. Moorcock, J. Trivers)

21. Ottone Pesante – Monsters
(A. Bouchard, C. Bouchard)

22. Ape Shifter featuring Shelly Bonet – Burnin’ For You
(D. Roeser, R. Meltzer)

23. The Mugshots – Veteran Of The Psychic Wars
(E. Bloom, M. Moorcock)

24. Jack Meille and the Blue Machine – Sole Survivor
(E. Bloom, J. Trivers, L. Myers)

25. Smed – Heavy Metal: The Black And Silver
(A. Bouchard, E. Bloom, S. Pearlman)

26. The Lancasters – Demon’s Kiss
(E. Bloom, D. Roeser, J. Shirley)

27. Runaway Totem – The Alchemist
(R. Castellano)

28. Simone Baldini Tosi & Cristiano Roversi – Then Came The Last Day of May (bonus track)
(D. Roeser)
29.   Death SS – Godzilla (bonus track)
(D. Roeser)

Anno: 2022
Label: Black Widow Records
Genere: hard rock, heavy metal, prog


Banner

Questo sito NON utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei “social plugin”. Se vuoi saperne di più sull’utilizzo dei cookie nel sito e leggere come disabilitarne l’uso, leggi la nostra informativa estesa sull’uso dei cookie .

Accetto i cookie da questo sito.