Da un lato un'opera teatrale al secondo giorno di rappresentazione, giunta alla sua ottava edizione, dall'altro la penultima serata del Festival di Sanremo sotto l'egida pluricollaudata di un Amadeus pluripremiato da ascolti record. Uno scontro impari, ad una prima analisi, che dovrebbe vedere l'intrattenimento televisivo quale scontato vincitore, al pari di quello calcistico, decisamente incontrastato: e invece no! Anche questo è "Che disastro di Commedia", versione italiana di “The Play That Goes Wrong”, opera del 2012 già vincitrice del premio "Best New Comedy" ai Laurence Olivier Awards del 2015. La commedia riesce a riempire più di 2/3 il venerdì della settimana in cui va in onda la nota rassegna canora, forte di un potenziale sismico e delirante, sublimato da una apprezzatissima comicità grossolana e caricaturale che poggia su battute sferzanti lanciate in contesti spesso surreali, tutti ingredienti che rappresentano una imprescindibile conditio sine qua non quando ci si prefissa lo scopo di stimolare grasse risate da osteria. A garantirne la reiterata riuscita, un botteghino quasi sempre intasato e un cast brillante, spigliato, frizzante, peraltro rimasto quasi sempre immutato nel corso del tempo, giacchè negli anni, Matteo Cirillo e Alessandro Marverti hanno sostituito con medesimi risultati gli altrettanto bravi Yaser Mohamed e Gianluca Ramazzoti (l'ultimo lo abbiamo recentemente apprezzato nei panni del Tenente Colombo, nella trasposione italana del giallo "Analisi di un omicidio"). Adatta a tutte le età, grazie ad un linguaggio totalmente scevro di scurrilità, questa commedia garantisce due ore di gradevolissima leggerezza e spensieratezza, forte anche di prestazioni fisiche talvolta rocambolesche, di un palco perfettamente studiato per implodere su stesso (dietro al quale si celano meccanismi e artifizi non certo improvvisati), di almeno un soprendente effetto d'illusionismo legato alla sparizione/comparizione di un'attrice. Considerato, infine, che questa pièce teatrale si trova oggi ad essere messa in scena (purtroppo) per l'ultima volta, coloro che in otto anni avessero sempre rimandato la visione della stessa hanno oggi a disposizione poco meno di un mese di repliche per rimediare alla colpevole mancanza. La presente recensione si riferisce alla rappresentazione del 09 febbraio 2024 |
Che disastro di commedia di Henry Lewis, Jonathan Sayer, Henry Shields
Nuovo Teatro Orione |