Molto convincenti questi Bad As, sorta di versione piú dura dei Motley Crue in tutte le incarnazioni conosciute, dagli esordi fino alla formazione con Corabi, a parere di chi scrive non meno avvincente.
Fanno eccezione i brani "Free Falling", ove paiono omaggiati i Whitesnake della seconda metà degli anni '80, "Freedom", che suona come se i Metallica del "Black Album" si fossero uniti ai Dream Theater, "Believe", che evoca abilmente le struggenti melodie degli Scorpions romantici. Credibili e sensati, i Bad As rappresentano il genuino esempio di band che potrebbe aspirare a traguardi internazionali ma che le origini italiche, purtroppo (ma il discorso vale per tutti i paesi che non siano gli Stati Uniti e la Gran Bretagna), confinerà nell'alveo ridotto della migliore scena underground. tracklist line up:
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