Nonostante l'avvertenza "Disco promozionale - vietata la vendita", posta sulla back cover, questo vinile, intitolato "Primo concerto", ha tutta l'aria di essere un bootleg. Sono pochissimi gli artisti italiani che "vantano" una discografia pirata e Vasco Rossi è uno di questi. Il cantante è stato già oggetto di attenzione in tal senso, annoverando almeno altri due titoli nel formato 33 giri: "Il Ripetente", doppio album registrato dal vivo a Cesena nel 1981, e "Forti Sensazioni", un solo lp che documenta il concerto tenuto a Brescia, al Tenda Urago Mella, il 30 aprile 1982. L'album qui recensito merita assoluta attenzione, riportando la registrazione del più antico concerto dell'artista mai registrato prima d'ora: la data è quella del 26 maggio 1979, la location è la suggestiva Piazza Maggiore di Bologna. La scaletta tributa maggiormente il primo album, rispetto al successivo: da "Non siamo mica gli americani" vengono infatti prelevati "Fegato, fegato spappolato", "La strega (la diva del sabato sera)" (riportata senza il sottotitolo), "Quindici anni fa" (con gli anni trascritti in forma di numero), "Albachiara" e "(per quello che ho da fare) Faccio il militare" (con rubricazione invertita); da "...Ma cosa vuoi che sia una canzone...", uscito da poco meno di un mese, "Silvia", "Jenny è pazza" e "La nostra relazione". Ai più attenti non sfuggirà la composizione mista della tracklist, che alterna incisive incursioni hard rock, a compagini più propriamente cantautorali, peraltro a vocazione sentimentale. Vi sono poi situazione surreali, come il brano di apertura, o inaspettate, come il contesto tanghereccio che tipizza "La nostra relazione", peraltro furbescamente indicato da chi ha composto i credits. Tirato in 120 copie (di cui 20 in vinile trasparente, 100 in turchese), l'opera presenta una copertina deluxe laminata a colori. L'audio è più che discreto, pur essendo la fonte chiaramente saccheggiata dall'audience. Segnalato ovviamente ai soli completisti (per motivi non soltanto afferenti al prezzo, davvero esorbitante), questo album permette di ascoltare il primissimo Vasco, forse un tantino acerbo, ma certamente assai genuino ed in possesso di una carica eversiva e ribelle che continuerà a contraddistinguerlo per buona parte degli anni '80. In formazione, va doverosamente segnalata la presenza di Gaetano Curreri degli Stadio, grande amico del Nostro, al quale si deve non soltanto l'introduzione di "Albachiara", ma anche la spinta motivazionale che permise all'artista modenese di continuare la carriera proprio quando era in procinto di mollarla.
|
Vasco Rossi - voce Anno: 2022 |