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Aftermath
No Time to Waste


No Time to Waste”, terzo album degli statunitensi Aftermath, esce a soli 4 anni di distanza da "There Is Something Wrong", loro precedente fatica discografica.
Al riguardo, preme tratteggiare brevemente la storia di questo sfortunato e sottovalutato organico.  
Il thrash e il prog non vanno molto d'accordo e, in tutta franchezza, questo connubio - largamente richiamato da alcune riviste in sede di trattazione di tale organico - risulta assai improbaile. Più corretto, a modesto parere di chi scrive, parlare di techno-thrash, genere ove il combo naviga agevolmente fin dagli esordi, con un trittico di demo prodotti nel secondo quinquennio degli anni '80 (cosa che permette loro di fregiarsi legittimamente del blasone di "gruppo storico" del thrash americano), in grado di destare degna attenzione grazie ad una proposta mai scontata, spesso ardita. 
Registrato nel 1990 ma pubblicato soltanto 4 anni dopo, l'album di debutto "Eyes Of Tomorrow" fu riconosciuto quale esempio genuino di sferzante thrash a vocazione tecnica, non molto distante da quanto fatto pochi anni prima dai canadesi Voivod, sebbene nel caso in trattazione vi fosse una più spiccata vocazione crossover. L'opera, purtroppo, usciva fuori tempo massimo, in un contesto musicale, cioè, ove certo metal estremo pareva non destare più il minimo interesse. Ciò influirà negativamente sulla carriera dell'organico che, rilasciato nel 1996 un ulteriore demo (nel quale sostanzialmente veniva confermata la validità della propria proposta), getterà prematuramente la spugna, circostanza nefasta che, nel tempo, e a torto, lo collocherà ai margini della scena metal, nel ricordo di pochissimi appasionati.
Dopo 25 anni, segnatamente nel 2015, la formazione si ripresenta sulla scena dedicandosi ad una intensa attività live e pubblicando, appena 4 anni dopo, "There Is Something Wrong", album in grado di esplorare ambientazioni più cupe e plumbee, pur mantenendo inalterato l'imprinting iniziale.
"No Time to Waste", l'attuale terza fatica discografica, offre un panorama sonoro piuttosto eterogeneo: è certamente sublimato il techno-thrash di cui si è accennato poco sopra con il trittico inziale costituito da "No Time To Waste", "Original Instructions", "Transform & Disrupt", ove il mid-tempo e diversi riff taglienti la fanno da padrone, ma è anche coraggiosamente palesato uno spirito esplorativo in "Strawman In The House Of Cards", che dipinge uno scenario quasi di frontiera, offrendo un blues acido a forte vocazione southern, mentre influenze nu metal di stampo vagamente teutonico si rinvegono in “Slaveable (We’re Not Your Animals)” e "We Can Do This Together". 
Non è finita: "Echo Chamber" pare elevare i Primus a fonte di ispirazione e analogo discorso può essere fatto per
"Strawman In The House Of Cards" e "Up Is Down", ma con riferimento ai Cirith Ungol, di cui viene evidentemente evocato il viscerale decadentismo, peraltro anche a livello vocale, pur una manciata di ottave più in basso. 
Chiude l'opera la cover di "Give Peace A Chance" di John  Lennon, l'unico episodio nei confronti del quale ci permettiamo di esprimere alcune riserve: se da un lato il suo testo si sposa perfettamente con le liriche dell'album, fortemente protese ad una critica sprezzante in direzione del potere costituito, il nuovo arrangiamento non appare sempre plausibile, stante il noto ritornello corale, decisamente non contestualizzato.
Tuttavia, il brano si evidenzia quale espressione di impavido coraggio e rinnovata voglia di esplorare, due atteggiamenti, peraltro, che ricorrono ciclicamente in tutta l'opera qui recensita e che devono essere premiati: rock, thrash, metal, breakdown, alternative, finanche blues e rap... c'è proprio tutto in questo album, che esprime la volontà di indirizzarsi verso un'accentuata commistione di generi e che si traduce in un apprezzato eclettismo di fondo.
Gli Aftermath manifestano un sano desiderio di ben figurare proponendo una musica non scontata, a suo modo nuova, esplorativa, non standardizzata, ostinatamente e coraggiosamente contro tendenza.










Kyriakos "Charlie" Tsiolis - Vocals
Steve Sacco - Guitar
George Lagis - Bass
Ray Schmidt - Drums

Anno: 2023
Label: Zoid Entertainment/The Label Group/Ingrooves
Genere: thrash, heavy metal, techno thrash

tracklist
1 No Time To Waste
2 Original Instructions
3 Transform & Disrupt
4 Up Is Down
5 Slaveable (We're Not Your Animals)
6 We Can Do This Together
7 Echo Chamber
8 Strawman In The House Of Cards
9 We Don't Want A Riot
10 Give Peace A Chance





Discografia

Demo

Demo #1 - Self-released - 1986
Killing The Future - Self-released - 1987
Words That Echo Fear - Self-released - 1989
Promo '96 - Zoid Recordings - 1996

Album
Eyes Of Tomorrow - Zoid Recordings - 1994
There Is Something Wrong - Zoid Entertainment - 2019
No Time To Waste - Zoid Entertainment - 2023

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