La voce di Peter Hammill mi ha sempre emozionato, brani come “Refugees” e album come “Pawn Hearts” e “Still Life”, sono Pietre Miliari senza tempo, ma Hammill, oltre alla sua permanenza nei Van Der Graaf Generator, riportati in vita oramai già dieci anni fa, ha anche una sua lunghissima carriera da solista, più di 40 titoli, lavori che mettono in mostra la voglia di sperimentare del cantante inglese, senza mai scendere a compromessi.
Peter Hammill continua ad esplorare varie strade, varie sonorità e nel caso di Other World, nuovissimo lavoro, le condivide con Gary Lucas, chitarrista di Captain Beefheart, nonché compositore, produttore e docente. Other World è un lavoro non facile, complicato, ma solo in alcuni brani, mentre in altri c'è la riconferma che per Hammill gli anni non passano mai e la sua voce è sempre perfetta, emozionante e cristallina.
“Spinning Coins” è delicata, acustica e la splendida voce di Peter Hammill riesce a catturare le nostre emozioni, ma già con “Some Kind Of Fracas”, il sound inizia a prendere una strada più tortuosa, sperimentale, le chitarre diventano elettriche e la voce di Hammill diventa più acida e teatrale. Un alternarsi di onde sonore spesso invalicabili ed altre volte dove è un piacere farsi cullare e trasportare, come nel caso di “Of Kith And Kin”, dove riappare il volto più romantico di un Hammill dai mille volti e dove anche il supporto chitarristico di Gary Lucas è linfa vitale per ogni brano. Belli gli arpeggi elettrici di “Cash”, che sembrano provenire da un vecchio album dei Van Der Graaf Generator ed i due si lasciano andare anche in parentesi strumentali e sperimentali, dove osano con le loro chitarre spingendosi verso una sperimentazione molto ragionata, come nel caso di “Built From Scratch” ed altri momenti, sempre strumentali e quasi liturgici come “Attar Of Roses”.
Arpeggi quasi country e blues in “This Is Showbiz” e “Reboot” è un viaggio spaziale tra un noise sound con voce quasi catacombale. In chiusura c'è il breve strumentale acido e blueseggiante per sola chitarra “Means To An End” e “Slippery Slope”, lunga traccia di sette minuti, con accenni ambient e new age, altro viaggio ipnotico, completamente strumentale. Other World è un album da ascoltare con molta attenzione, da scoprire di volta in volta e riuscire ad entrare nel variopinto mondo di Peter Hammill è senza ombra di dubbio un'esperienza affascinante che sicuramente arricchisce.
80/100
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Peter Hammill: Chitarra elettrica ed acustica, voce e suoni Gary Lucas: Chitarra elettrica ed acustica e FX
Anno: 2014 Label: Cherry Red Records/Esoteric Records/Audioglobe Genere: Rock/Progressive Rock/Sperimentale
Tracklist: 01. Spinning Coins 02. Some Kind Of Fracas 03. Of Kith And Kin 04. Cash 05. Built Form Scratch 06. Attar Of Roses 07. This Is Showbiz 08. Reboot 09. Black Ice 10. The Kid 11. Glass 12. 2 View 13. Means To An End 14. Slippery Slope
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