Cesena, 9 Aprile 2011 - Nuovo Teatro Carisport
Quando nel 2005 i Van Der Graaf Generator hanno inciso il loro nuovo lavoro Present dopo oltre un quarto di secolo di quiescenza, era apparso subito evidente come non ci fosse più possibilità nè volontà di tornare indietro ma anche che ci fosse spazio per rinverdire i fasti del passato con intelligenza coniugandoli con l'aderenza alla modernità. Molti dei presenti, a giudicare dallo smarrimento, probabilmente, non immaginano nemmeno lontanamente che buona parte del concerto verrà incardinata sul convincente ultimo lavoro di recente uscita A Grounding in Numbers e sul precedente Trisector (2008). Del resto la scelta appare ovviamente conforme alla duplice necessità di proporre brani costruiti espressamente sulla formula a tre del dopo Jackson ed in parte al legittimo desiderio di segnare definitivamente il passo rispetto a stanche e anacronistiche nostalgie rievocative. "Interference Patterns" fa irruzione dentro l'animo con delicatezza e la piccola "Your Time Starts Now" rappresenta un piccolo raggio di sole melodico prima di tuffarsi in lunghi periodi di intensità nel quadro dei quali la storica "Man Erg" raggiunge proporzioni epiche. I brani tratti dal nuovo disco, tra i quali riluce la progressione catartica in "Bunsho", sembrano concepiti come una sorta di unica suite cercando però di evitare di addentrarsi nel territorio ampolloso ed auto-indulgente del premiato concept album. Banton si accolla ancora l'onere di dispiegare la maggior parte della ampiezza sonora del gruppo muovendo tra i toni delle tastiere, più spesso linee di organo, sapientemente arricchite nelle strutture dall'uso dei bassi attraverso la pedaliera. Alle percussioni Evans è poliedrico, rigenerato, ostenta una gamma invidiabile, persino maggiore del solito, oscillando tra pennellate leggere e tom selvaggi. Terreni ancora inesplorati vengono battuti da Hammill in "Mr Sands", rauco e roccioso nell'occasione, davvero si ha l'impressione palpabile che il tutto ecceda la somma delle parti, opinione suffragata dalla costruzione di una climax da inno, quella presente nella accennata "All Over The Place" che si chiude su una nota irrisolta ma del tutto perfetta. Singolare la scelta di proporre dal vivo "Meurglys III", brano insolito e tratto dal non felicissimo World Record (1976), nella cui cornice i musicisti creano spazi per la chitarra solista di Hammill in una jam prolungata strutturata, nella coda, tutta in levare. Hammill imbraccia ancora la chitarra per "Lifetime", da Trisector, pezzo ingannevole, organizzato in maniera accattivante attorno ad un paio di accordi sui quali Evans accarezza il charleston, sfocia poi in una ballad che Hammill tinge di scura epicità grazie anche alle lineari frasi di chitarra venate di sentimento. Si attinge ancora da Trisector con "Over The Hill", brano apicale dell'album, nel quale i tre tirano fuori il vasto campionario di risorse a disposizione. Esordio poetico e tormentoso in un'unica soluzione, poi una porzione centrale in successione spasmodicamente accelerata e in seguito deprivata della struttura e dissonante, al punto da legare con il silenzio, al termine spazio ad una coda pienamente orchestrata, inebriante. Segue "(We are) Not Here", tempo dispari su una pentatonica che da principio è blues e si evolve in senso arabo-spagnoleggiante, cimento notevole in cui Hammill fa sfoggio delle sue qualità vocali. Il bis evocato a gran voce è affidato a "Scorched Earth" (Godbluff, 1975) con Hammill stregonesco e teatrale, tastiere ed organo che si rincorrono in cammini concentrici, free jazz, sbocchi nel lirismo, partiture arzigogolate ed ampi, tormentati cammini interiori declinati in musica. Tutto il concerto è un profluvio di intervalli dissonanti tra parti e bassi. I Van Der Graaf Generator nel nuovo millennio, continuano a produrre musica interessante e vitale liberandosi dalle briglie di buona parte del prog classico. Sotto una pioggia incessante di applausi è sembrato di assistere alla naturale prosecuzione di un discorso musicale interrotto trent'anni prima.
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Peter Hammill: Voce, Chitarra, Piano Data: 09/04/2011 Setlist: Sito web: |