Tornano con una formazione completamente rinnovata i teutonici Holy Moses, alfieri del thrash metal dall'oramai lontano 1986.
Gli Holy Moses di oggi sono capitanati da Sabina Classen, singer indiavolata che quando canta sembra essere posseduta da presenze demoniache e tra urla e growls, rende la musica della band tedesca quasi impenetrabile e difficile, ma un vero thrasher sicuramente apprezzerà la loro proposta musicale e la loro violenza sonora. “Hellhound” è furioso, tecnico e puro thrash metal e la voce di Sabina è capace di gridare tutta la sua rabbia e “Triggered” ha ottimi momenti chitarristici e con “Into The Dark” le ritmiche rallentano un po', ma non la voce della Classen, sempre dura, spigolosa ed indiavolata. Non c'è un attimo di respiro e “Process Of Projection” e una speed thrash song, molto tecnica e tagliente, un pugno in pieno stomaco e per trovare un momento di “pace” dobbiamo aspettare verso il finale e “One Step Ahead Of Death” è quasi doom e psicadelica, almeno nella parte inziale, esplode poi nel classico Holy Moses sound e “This Dirt” è una piccolissima e tagliente scheggia di solo 1 minuto e sedici secondi, che non lascia scampo. Redefined Mayhem ci riconsegna gli Holy Moses di una volta, grinta, violenza sonora ed un thrash metal che da tempo non si ascoltava. 72/100
|
Anno: 2014 |