Dici Paperlate e dici fanzine, cioè il pionerismo della critica musicale amatoriale a vocazione progressiva.
Pochi gli ingredienti grazie ai quali tutto nacque: un nugolo di amici animati da grande passione interiore; una grafica frutto del compromesso tra i primi computer e le ultime macchine da scrivere; ore e ore di lavoro spese a sbobinare e ad impaginare; una rete distributiva costruita lungo il telefono senza fili del passaparola. Nata nel 1984, la fanzine Paperlate, poi mutata in magazine, grazie a carta e impaginazione degne delle migliori riviste cartacee ("il salto di qualità non ci permise però di approdare alla grande distribuzione, poiché già nel 1993, quando Paperlate divenne un'associazione, Internet stava già prendendo il sopravvento nei confronti delle riviste cartacee", ci tiene a precisare Roberto Cangioli, tra i suoi fondatori, da anni ormai punto fermo della redazione di Artists and Bands), si evidenziò fin dai primi numeri quale realtà tra le più attendibili, con contenuti che, sulle prime, erano comprensibilmente limitati ai grandi nomi del progressive, poi estesi al mare magnum rappresentato dalla scena underground internazionale. Quale importante reatlà sia stata Paperlate lo testimoniano vari episodi, qui impossibile da citare tutti, per evidenti ragioni di spazio. Uno di questi, tuttavia, merita certamente menzione, perchè testimonia la solidità e l'attendibilità raggiunta dalla reatà editoriale a soli tre anni dalla sua creazione: "fu il concerto dei Queen e dei Marillion al Müngersdorfer Stadion di Colonia, il 19 luglio del 1986", precisa ancora Roberto nel corso di uno degli innumerevoli colloqui privati avuti con lo scrivente, "che io ed altri della redazione vedemmo dal backstage. Erano opportunità, queste, che non erano poi così rare, all'epoca. Così come i concerti di band progressive come IQ, Jadis, Arena, organizzati da Paperlate in terra patria". 57 numeri fino al 2007 inoltrato (negli ultimi dei quali, anche chi scrive ha avuto modo di collaborare), poi lo stop: "non una chiusura definitiva", precisa Gianluca Renoffio, uno degli ultimi del combo ad entrare nella redazione meneghina nei primi anni novanta (anche lui, da anni, impreziosisce il nutrito staff di Artists and Bands), "ma una semplice pausa, dettata da impegni concomitanti dei vari componenti, sempre motivati da passione immutata ma schiacciati dai doveri personali legati al lento incedere del contatore anagrafico". Tutto ciò fino a poco tempo fa: nel tempo, infatti, tra i 9 componenti della redazione comincia a crescere il germe nostalgico della celebrazione e del revival: "se lo fanno i grandi gruppi del passato", sembra dire qualcuno, "perché non riunirci anche noi, che di quei gruppi scrivevamo?". Ed è così che nasce questo attuale numero, tutto celebrativo, prodotto dalla stessa redazione di allora, volutamente in sole 250 copie, distribuite nel territorio peninsulare dalla Maracash, label milanese molto attenta alla scena (neo)progressiva Nazionale. Metà raccolta di vecchi articoli, metà veicolo di nuovi scritti, foriero di riflessioni e suggestioni fino ad oggi inedite. "E' una struttura organizzativa che ci è piaciuta molto", precisa Gianluca: "a fronte di un articolo pescato dal passato (che nel sommario è indicato in grigio e con la caratterizzazione "oldies"), sono presenti uno o due contributi di nuova stesura inedita che vanno un po' a chiudere il cerchio di ciò che era stato all'epoca, riflettendo su ciò che oggi è diventato. Pagine storiche che si affiancano a nuovi contenuti inediti per dare linfa vitale alla nostra passione, che è anche quella dei nostri lettori". Notevole anche la cura con cui il nuovo Paperlate è stato realizzato: più di 110 pagine, tutte patinate, tutte a colori, con tante foto d'epoca e recenti, molte delle quali inedite, a corredo degli articoli. Preme quantomeno segnalare il pezzo intitolato "Il progressive italiano oggi", a firma di Luca Benporath, che fa il punto della scena progressiva nazionale previa analisi congiunta delle risposte fornite nel corso di interviste a membri storici dei quattro grandi gruppi nazionali, cioè Banco del Mutuo Soccorso, New Trolls, Le Orme, PFM. Al riguardo, ci è molto piaciuta l'intervista rilasciata da Ricky Belloni nella parte in cui viene rievocato il difficile rapporto con Vittorio De Scalzi: bravo l'intervistatore a porre domande interessanti, non scontate, non piegate alle logiche del mero compiacimento; bravo l'intervistato a non fornire risposte ondivaghe e sfuggenti. Jethro Tull e Van Der Graaf Generator godono di ampio spazio grazie alla avvicente penna del citato Gianluca Renoffio (autore anche di molte delle numerose foto inedite): è un piacere leggere commenti dedicati ai lavori più recenti di questi gruppi che, quanto meno per ciò che afferisce la seconda band, non sono affatto inferiori ai primi lavori, pur considerando la dolorosa esclusione di David Jackson. Non meno interessante è l'articolo monografico dedicato a Steven Wilson, sia da solista, sia in quanto membro dei riformati Porcupine Tree, ancora a firma di Benporath, e le numerose recensioni dedicate al prog USA, scritte da un attentissimo Paolo Formichetti (non soltanto i cavalli di battaglia attinti dai seventies, ma anche lavori piuttosto inossidabili pescati saggiamente - e seguendo una certa ratio filologica - dagli anni '90 e successivi). A latere, oltre a tanti altri articoli, sono riportate anche le copertine e gli indici di tutti i numeri pubblicati nel tempo.
L'albo speciale può essere acquistato nel corso di vari eventi o concerti, oppure può essere prenotato su https://store.maracash.com/. Maggiori info si possono ottenere scrivendo a
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REDAZIONE Luca Benporath, Ezio Candrini, Roberto Cangioli, Paolo Formichetti, Gianfranco Giardina, Alberto Manzini, Gabriele Manzini, Roberto Mattiuzzo, Gianluca Renoffio
LAYOUT GRAFICO Gianluca Renoffio
COPERTINA Paolo Formichetti
I COMPAGNI DI VIAGGIO Claudio Cozzutto, Eugenio Crippa, Andrea Falco, Luisa Gatti, Pier Gorini, Davide Grassi, Marina Lenti, Roberto Mario, Robert Lohner, Pietro Palmaverdi, Tommaso Ridolfi, Enrico Salvini, Paolo Spaccia, Fabio Spelta, Luca Varani
SOMMARIO
C'è ancora spazio per la musica? Nuove tecnologie e IA per rimodellare l'arte oldies: Ci meritiamo tutto questo? oldies: Musica senza dischi: l'arte che "muta"? Il progressive italiano oggi: Banco del Mutuo Soccorso, New Trolls, Le Orme, PFM Le parole dei protagonisti di ieri e di oggi. Interviste a Vittorio Nocenzi - Ricky Belloni - Franz Di Cioccio e Patrick Djivas - Michi Dei Rossi oldies: BMS live in Bellinzona, 1997 oldies: Le Orme live in Brescia, 1996 oldies: PFM live in Milano, 2001 Il new-prog inglese... non è mai stato new oldies: From Genesis to Marillion 1984 - 2004 oldies: The british new-prog: la fine di un'era? Post-rock: il grande inganno? Ascesa e caduta di un genere oldies: Post-Rock, la celebrazione della lentezza oldies: Radiohead, il sacro fuoco del rock progressivo Shadows of prog-metal oldies: Dream Theater: Metropolis Pt. 2 oldies: Styx: reality and illusion Prog in USA dalle origini ad oggi Top album USA negli anni '70. '90 e 2000 oldies: È una questione di Discipline Jethro Tull, the minstrel and the beast? oldies: J-Tull, il ritorno dei menestrelli del rock L'elettricità del 2000, VdGG dagli anni 2000 ad oggi oldies: VdGG: the box from 1968 to 1978 (Box Set Virgin) Steven Wilson, dalla carriera solista al ritorno dei Porcupine Tree Viaggio tra gli espressionisti del prog, l'inarrivabile coerenza del rock nordico, Paperlate: 40 anni di progressione musicale, le copertine iconiche e i contenuti memorabili
Paperlate 1984 - 2024 : 10 luglio 1984... quarant’anni fa esatti la data di Zurigo dei Marillion (era l’epilogo del tour di Fugazi) segnò indubbiamente un nuovo corso per il neonato Paperlate. Oggi, 10 luglio, Paperlate rinasce e celebra i nostri quarant’anni con un numero cartaceo corposo. 120 pagine di progressive visto da tutte le sue sfaccettature: quello inglese, quello glorioso italiano ma anche retrospettive su Jethro Tull, VDGG, Prog-metal e americano senza risparmiare una disamina su come il mercato discografico sia cambiato intorno al prog. Numerose interviste inedite e tante sorprese per chi ci ha letto negli anni e per chi non ci conosce ancora, per ripercorrere insieme questi 40 anni. Il tutto condito da foto assolutamente inedite. Insomma, un numero imperdibile che abbiamo voluto pubblicare in copie limitate. Lo potrete trovare ai vari eventi, ai concerti o preordinarlo su https://store.maracash.com/. Per informazioni scrivete a
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(fonte: comunicato stampa)
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