Il noto film del 1990 ad opera della Paramount è oggi felicemente trasposto sul palco teatrale grazie ad un cast talentuoso, una regia puntuale, effetti speciali assai realistici.
Rispetto al lungometraggio, Ghost - Il Musical racchiude in sé maggiore potenziale. Il primo si configura quale opera a sfondo prevalentemente drammatico, con ovvie connotazioni romantiche, mentre il suo omologo a teatro aggiunge, a questi due, almeno tre ulteriori elementi caratteristici: assicura il divertimento tipico della commedia, strappando spesso risate; palesa i ritmi del thriller, mantenendo serrati alcuni passaggi strategici della sceneggiatura; manifesta una certa eloquenza nelle efficaci profusioni acustiche, che si tratti delle musiche epico/romantiche o delle sonorizzazioni che accompagnano gli effetti speciali. Giulia Sol e Gloria Enchill sono la punta di diamante di questa rappresentazione: a livello interpretativo, la prima coniuga perfettamente la fragilità estetica e la determinazione caratteriale del personaggio di Molly mentre la sua voce da usignolo ha la prerogativa di stordire letteralmente la platea; la seconda magnetizza il pubblico con la sua vulcanica attitudine. E' doveroso dedicare qualche parola in più alla seconda. E' capitato, a chi scrive, di osservarla a lungo in occasione della conferenza stampa, anche nei momenti meno formali (un sorriso strappato da un'amica, un cocktail sorseggiato, un dialogo confidenziale con qualcuno dell'entourage): ebbene, ne è stata tratta l'impressione di una donna prevalentemente timida, a tratti schiva, estremamente delicata nei modi. I suoi sorrisi compìti sono espressione di una fragilità interiore che si arricchisce, in talune occasioni, di un velo di sottile malinconia. Ora, il lettore converrà che una come Whoopi Goldberg fornisce l'impressione di essere, nel privato, esattamente come la si vede nei film, cioè giocosa, farsesca, esplosiva. Ma quando ad interpretare un ruolo così istrionico è una persona che caratterialmente si colloca agli antipodi, beh, allora vuol dire che quella è un'Attrice. Stravolgere il proprio background caratteriale in modo così dirompente è una genuina testimonianza di un talento a dir poco eccezionale. Se ne deduce, e non stiamo esagerando affatto, che l'attrice americana non è mai rimpianta per tutta la durata dell'evento. Una cosa, quest'ultima, certamente non da poco. Tornando alle qualità dell'opera tutta, quando giunge il momento degli effetti speciali, la magia che impregna la rappresentazione sembra spostarsi sul set di un illusionista: qualcosa va storto in occasione della morte di Sam ma, caspita!, gli altri episodi (su tutti, il fantasma che entra nel corpo di Oda Mae) sono stupefacenti. Una simile permanenza di connotazioni, che si tratti di capacità recitative, aderenza delle musiche, efficacia della sceneggiatura o dei trucchi scenici, consente alla curva dell'attenzione di non flettersi minimamente, pur nelle oltre due ore di durata complessiva, e induce il pubblico a perdonare agevolmente qualche parolaccia di troppo, la pronuncia non perfetta della guest star Ronnie Jones (che non inficia in alcun modo il recitato ma che purtroppo rende piuttosto incomprensibile quando cantato) e gli interventi talvolta eccessivamente detonanti del fantasma della metropolitana.
La presente recensione si riferisce alla rappresentazione del 30 gennaio 2020.
|
|
Ghost - Il Musical
Mirko Ranù: Sam Giulia Sol: Molly Gloria Enchill: Oda Mae Ronnie Jones: fantasma dell’ospedale Thomas Santu: Carl
Regia: Federico Bellone
Sceneggiatora: Bruce Joel Rubin Musiche: Dave Stewart e Glen Ballard eccetto “Unchained Melody” dei The Righteous Brothers Produzione: Show Bees Effetti speciali: Paolo Carta
POLTRONISSIMA € 55,00 POLTRONA E PRIMA GALLERIA € 50,00 SECONDA GALLERIA € 45,00 TERZA GALLERIA € 35,00
dal martedì al sabato ore 21.00 domenica ore 17.00
Il Sistina Via Sistina 129 00187 Roma
Orari domenica: 14:00-16:00 e 17:00-19:00 lunedì: 10:00-15:00 dal martedì al sabato: 10:00-19:00
|