Dal 2014, Ian Anderson è obbligato a non utilizzare lo storico moniker Jethro Tull, in luogo del quale egli propone la derivativa sigla Jethro Tull's Ian Anderson (sotto cui sono usciti il live "In Iceland" e i due album in studio "Thick as a Brick 2" e "Homo Erraticus"). Pur tuttavia, egli pubblica oggi un disco che pare attribuito alla band, di cui riporta il nome in copertina in via del tutto solitaria.
Constatata l'assenza di Martin Barre, il chitarrista storico con cui egli divide la paternità del blasonato nome - e senza il quale quest'ultimo non può essere utilizzato - il mistero è presto svelato: "Jethro Tull - The String Quartets" non allude a gruppo e a titolo dell'album, bensì al progetto, accreditato invece al solo Ian Anderson (il cui nome, tuttavia, è assente nella cover). Trucco a parte, l'iniziativa ha una sua consistente valenza. Concepita dal frontman e da John O'Hara (ultimo tastierista dei Tull, anche nella incarnazione del solo Anderson), registrata nella cripta della Cattedrale di Worcester e nella chiesa di St Kenelm's in Sapperton, questa uscita discografica raccoglie una manciata di brani opportunamente orchestrati dal Carducci String Quartet, un ensemble di archi che, a dispetto del nome, è di esclusiva provenienza anglosassone, ai quali si aggunge la voce e il flauto dello stesso leader. Per il lancio del disco, il flautista ha recentemente dichiarato: "l'idea era quella di un quartetto d'archi che rivistasse in termini classici alcuni brani dei Tull, con mie brevi apparizioni. Ci sono alcuni brani che considero piuttosto speciali, in questo senso, come "Christmas Song", "Reasons For Waiting" e "Wond'ring Aloud". Mi sono divertito molto a lavorare a questo progetto. Il Carducci Quartet ha fornito una prestazione grintosa e impegnata, senza la quale tutto sarebbe stato inutile. E ho solo dovuto pagare un pranzo". Battute a parte, il progetto è assai interessante, a tratti anche avvincente. La rivisitazione del quartetto fornisce un certo quatum in più rispetto alle ormai largamente ostentate (ed eccessivamente ampollose) interpetazioni sinfoniche ad opera di orchestre varie (ci sono passati anche i Tull, con l'album "Orchestral Jethro Tull" del 2005, anche questo accreditato al solo Anderson). Le nuove esecuzioni conferiscono vesti inedite, certamente coinvolgenti, rivitalizzando brani che, adesso, non sembrano neanche più stra-ascoltati, contenendo inaspettate novità non soltanto arrangiative ma, così sembra, addirittura creative. E' anche da premiare la scelta di dividere equamente il repertorio tra brani molto conosciuti, anche parecchio abusati, presenti, come sono stati, in ogni setlist dal vivo del gruppo ("Aqualung", "Locomotive Breath", "Farm On The Freeway", "Living In The Past") e titoli piuttosto inusuali, pur estratti dal repertorio storico ("Velvet Green", "Wond'ring Aloud", "Ring Out", "Solstice Bells"). Due cose lasciano francamente perplessi: non si capisce perchè il processo di rinnovamento abbia interessato non soltanto il sound, ma anche i titoli, piuttosto mutati nella rubricazione originaria. Inoltre, e soprattutto, avrebbe ottenuto maggior plauso, Anderson, se avesse osato un tantino di più, confezionando un album totalmente privo di interventi vocali, invece presenti anche se non più così efficaci.
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Ian Anderson – flute, vocals John O'Hara – orchestral arrangements Matthew Denton – violin Michelle Fleming – violin Eoin Schmidt-Martin – viola Emma Denton – cello
Anno: 2017 Label: Bmg Rights Management Genere: Prog/Classica
Tracklist:
In The Past (Living In The Past) Stand Up - 1969 Sossity Waiting (Sossity: You’re a Woman/Reasons For Waiting) Stand Up/Benefit - 1969/70 Bungle (Bungle In The Jungle) Warchild - 1974 We Used To Bach (We Used to Know/Bach Prelude C Major) Stand Up - 1969 Farm, The Fourway (Farm On The Freeway) Crest of A Knave - 1987 Songs and Horses (Songs From The Wood/Heavy Horses) (Album title tracks) - 1977/78 Only The Giving (Wond'ring Aloud) Aqualung - 1971 Loco (Locomotive Breath) Aqualung - 1971 Pass The Bottle (A Christmas Song) Living In The Past - 1971 Velvet Gold (Velvet Green) Songs From The Wood - 1977 Ring Out These Bells (Ring Out, Solstice Bells) Songs From The Wood - 1977 Aquafugue (Aqualung) Aqualung - 1971
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