Se vi è piaciuto il film "Bohemian Rhapsody", forse rimarrete delusi da "The Dirt", l'oltraggioso biopic dedicato ai Mötley Crüe.
Quello su Freddy Mercury e soci (lo abbiamo recensito QUI) si evidenzia quale documento politicamente corretto in termini di valore assoluto, scorrettissimo dal punto di vista squisitamente storiografico. Quel lungometraggio ignorava parecchie verità, tra cui molte e accertate stravaganze, e narrava numerosi eventi storici in maniera macroscopicamente diversa dalla realtà. Si trattava, in sintesi, di un documento nel quale l'esigenza cinematografica prendeva il sopravvento rispetto a quella documentaristica. Il film dedicato alla band di Los Angeles, invece, si evidenzia quale preziosa testimonianza, fedele trasposizione di fatti realmente accaduti, peraltro descritti con cruda e diretta capacità narrativa. Non c'è nulla di politicamente corretto in esso, perché narra gli eventi esattamente come si sono verificati: si parte dal disagio interiore vissuto da Nikki Sixx fin dall'adolescenza e si arriva sull'orlo del baratro, passando per il sesso selvaggio, l'abuso di droghe e alcol, i tradimenti, i colpi bassi tra colleghi, i decessi. Questo film non presenta alcuna menzogna, limitandosi, invece - laddove esigenze di copione impongono una maggiore snellezza espositiva - ad omettere semplicemente alcuni eventi. Tra questi, preme quantomeno evidenziare la relazione tra Pamela Anderson e Tommy Lee; la dipartita di quest'ultimo dal gruppo, dopo il rientro di Vince Neil; il rapporto di amicizia tra Robbin Crosby dei Ratt e Nikki Sixx; l'incontro tra il bassista e Gene Simmons; il tour piuttosto conflittuale con i Whitesnake; l'assenza del minimo supporto fornito dagli altri membri a Vince Neil in occasione della perdita della figlia. Certo, in un film che inizia con un orgasmo femminile, le riprese pornografiche girate dal batterista e dalla nota attrice di Baywatch avrebbero trovato una degna e doverosa consacrazione, così come sarebbe stato perfettamente in tema proporre l'invito, rivolto dal demone dei Kiss a Nikki Sixx, di trombare tutto il giorno piuttosto che bucarsi ripetutamente, ma, in generale, si tratta di episodi curiosi la cui assenza non flette minimamente la curva dell'attenzione dello spettatore, catturato da una sceneggiatura avvincente e da una recitazione puntuale e credibile. La trama, peraltro, è doverosamente arricchita da altri e più interessanti eventi, fra i quali preme citare la ormai leggendaria sniffata di una laboriosa fila di formiche operaie da parte del famigerato e mai sobrio Ozzy Osbourne, interpretato da un esemplare Tony Cavalero. Il solo neo del film, a voler trovare il pelo nell'uovo, riguarda la militanza di John Corabi nel gruppo, a parere di chi scrive esageratamente sminuita, cosa assai ingenerosa se si considera che quello con lui alla voce, l'omonimo del 1994, è un album molto professionale, certamente superiore a tutti i lavori successivi e molto competitivo con i precedenti, non esente da successo, peraltro, essendo giunto al settimo posto della Billboard 200 (il cantante, comunque, si è mostrato favorevolmente colpito dal fatto di essere stato quantomeno citato nel film, cosa asseritamente del tutto inaspettata). |
Anno: 2019 Douglas Booth: Nikki Sixx Iwan Rheon: Mick Mars Machine Gun Kelly: Tommy Lee Daniel Webber: Vince Neil Anthony Vincent Valbiro: John Corabi Tony Cavalero: Ozzy Osbourne Christian Gehring: David Lee Roth Trace Masters: Nikki Sixx da bambino Vince Robert Mattis: Nikki Sixx da teenagers Pete Davidson: Tom Zutaut David Costabile: Doc McGhee Leven Rambin: Sharise Neil Kathryn Morris: Deana Richards Rebekah Graf: Heather Locklear Max Milner: Razzle Jordan Lane Price: Roxie Kamryn Ragsdale, Iris D'Aquin, Lyra D'Aquin: Skylar Neil Courtney Dietz: Athena Lee Joe Chrest: David Lee Elena Evangelo: Voula Lee Michael Hodson: Randy Feranna Soggetto: The Dirt - Confessions of the World's Most Notorious Rock Band (Mötley Crüe/Neil Strauss) Sceneggiatura: Rich Wilkes, Amanda Adelson Produttore: Allen Kovac, Erik Olsen, Julie Yorn, Rick Yorn Produttore esecutivo: Steve Kline, Michelle Manning, Chris Nilsson, Ben Ormand Fotografia: Toby Oliver Montaggio: Melissa Kent Musiche: Paul Haslinger Scenografia: Hunter Brown Costumi: Christine Wada Trucco: Annabelle MacNeal |