"Nel tempo", aveva dichiarato Tony Carnevale durante una intervista intitolata Oltre le note, "mi sento sempre più orientato verso l’orchestra sinfonica e, in generale, i grandi “insiemi”. Senza dubbio, i contenuti di questa nuovissima fatica discografica confermano in toto quanto riferito dall'artista.
L'opera esce per la neonata etichetta Soundtrack Records (divisione di Soundtrack, marchio affermato cha da 25 anni cura il suono e i diritti musicali di innumerevoli produzioni, tra gli altri, per Mediaset, RAI e Sky), che ha inaugurato la propria attività discografica pubblicando, ad inizio anno, una versione expanded e rimasterizzata di “III Movimento”, altro apprezzatissimo album del pianista. "Tu che mi puoi capire" viene offerto in una edizione in vinile che riporta al suo interno anche il formato cd, una scelta dispendiosa dietro alla quale, evidentemente, si cela il desiderio di valorizzare un musicista raffinato e di gran pregio: "Per noi esiste solo musica vera o falsa, piuttosto che bella o brutta", ha dichiarato ai media Massimo Pontoriero, uno dei boss della label. "Renderla ben prodotta e ben amministrata è poi il nostro compito. Siamo partiti da Tony Carnevale perché il nostro è stato incontro ideale. Da un lato, la sua musica (.) le radici Sinfoniche, il Rock, la musica Progressiva, intesa come visione aperta e sempre in evoluzione. Facile! Dall’altro la persona: scrupolosa, onesta e profondamente dedita alla missione artistica. (.) Avviare la nostra collaborazione ha richiesto un investimento personale di oltre un anno, un impegno faticoso ma assai appagante. E tutti gli appassionati potranno percepirlo nelle sue opere che man mano pubblicheremo". Così tratteggiati i prodromi del disco, è il caso di passare all'analisi delle musiche ivi contenute: il contesto non è soltanto sinfonico - come potrebbe far intuire il sottotitolo dell'opera, "Immagini per pianoforte e orchestra" - ma è anche aperto ad interessanti commistioni musicali che richiamano un certo prog d'annata a vocazione corale, non di facilissima fruizione (avvertenza, quest'ultima, che dovrebbe fare la gioia dei fan più oltranzisti). Il primo lato presenta prevalentemente ritmi incalzanti, a tratti inquieti, che esprimono anche talune cripticità tanto complesse quanto magnetiche. Fa eccezione "Quel discorso che non abbiamo mai finito", che offre un intimismo riflessivo perfettamente sublimato da un titolo impegnativo, un verso, a dirla tutta, che sottintende considerazioni profonde, foriere di empatie, ricche di pathos. Girato il verso del 33 giri, l'opera presenta una più accentuata sontuosità espressiva: l'artista naviga chiaramente in territori che paiono in linea con il progressive accattivante di tempi antichi ma mai dimenticati. In un tale contesto, è impossibile non citare la versione sinfonica de "La vita che grida", pezzo già presente nella discografia passata del pianista, pur in chiave prog metal (il brano forniva il titolo al suo secondo lavoro solista, datato 1995), qui sublimato due volte: innanzitutto, vede la presenza, ora come allora, di Francesco Di Giacomo alla voce e Rodolfo Maltese alle chitarre, indimenticati caposaldi del Banco del Mutuo Soccorso; inoltre, si conclude con una malinconica chiosa finale intitolata "…al tempo meravigliosamente perso insieme", la cui presenza, oltre a richiamare il concetto di suite nel suo intendimento più stratificato, permette al musicista di citare in maniera fugace ma assai raffinata due brani del Banco medesimo, cioè "R.I.P." e "Non mi rompete". La formula espressiva utilizzata da Carnevale in questa sua ottava prova solista permette di apprezzare l'esteso range sonoro offerto da un'orchestra, occasionalmente compenetrato da suoni puramente elettronici, il tutto valorizzato da un modus operandi che guarda chiaramente al passato senza tuttavia cedere alla tentazione di riesumare, più semplicemente perseguendo l'intento di rivestire un determinato archetipo in chiave personale, peraltro in forma mai scontata.
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Tony Carnevale: pianoforte, campionatori (tutti i brani), tastiere ("La vita che grida") Francesco Di Giacomo: voce ("La vita che grida") Rodolfo Maltese: chitarre ("La vita che grida") Daniela Soraci: voce ("La vita che grida")
Anno: 2023 Label: Soundtrack Records Genere: symphonic, prog
Tracklist: Il suono della tua voce - 4’09” Quel discorso che non abbiamo mai finito - 4’23” Ad ogni incontro - 3’52” Oltre le note - 5’53” Pagine dal libro dei sogni - 9’00” La vita che grida – symphonic version - 6’45” …al tempo meravigliosamente perso insieme – 2’21”
www.tonycarnevale.world
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