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Istrionico, dinamico, terremotante, Antonio Giuliani mette in piedi un one man show chiaramente ispirato all'archetipo della stand-up comedy, ormai collaudatissimo anche in suolo Nazionale.
Perfettamente in grado di dominare una platea gremita, con la stessa interagendo occasionalmente lasciandosi andare all'improvvisazione estemporanea, il comico romano adotta un'esposizione repentina e subitanea che non lascia spazio alla pausa.
Ciò magnetizza di fatto l'attenzione dello spettatore, perfettamente consapevole che la minima distrazione, ancorché limitata ad un paio di secondi, equivale a perdere immancabilmente la battuta di turno, peraltro di poco successiva a quella precedente.
Il tutto viene concretizzato con una occasionale mimica posturale che ha il sapore della caricatura tout court (l'uomo che regredisce a livelli primordiali, il calciatore che fa gol in termini inverosimili, e altre ancora), e un'attenzione particolare al linguaggio, che fa abilmente ricorso alla sconcezza verbale in termini di doveroso minimo sindacale, cosa a dir poco straordinaria per un comico veracemente romano.
Va doverosamente rimarcato, inoltre, che Giuliani non è mai ripetitivo: visto da chi scrive sempre al Nuovo Teatro Orione nel luglio del 2020, in occasione della rassegna "Orione Comedy Park", l'attore non ha proposto alcun tormentone o scenetta o battuta già esposte all'epoca, rinnovando totalmente il proprio repertorio, circostanza che ha il sapore della vera eccezione (se si considera che tutti i comici fanno reiteratamente ricorso ad archetipi collaudati, sicuri di cadere sempre in piedi).
Non manca, infine, un sottile velo di autoironia, sempre apprezzata nei personaggi istrionici ed eclettici: al riguardo, basti citare la chiosa finale, troppo ghiotta per non essere spoilerata: "Se lo spettacolo vi è piaciuto, ditelo in giro; se non vi è piaciuto, dite che vi è piaciuto lo stesso, così la fregatura la prendono anche gli altri".
Questa recensione si riferisce alla rappresentazione del 3 novembre 2023. |
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Antonio Giuliani
in
Anche meno...
“Anche Meno…” non è altro che un percorso quotidiano sulle nostre nevrosi, ma sopratutto sui Comportamenti Individuali, che spesso ci portano a caratterizzare in maniera negativa la vita di tutti i giorni. Siamo perennemente in conflitto con tutto e con tutti, pensiamo sempre che ci sia qualcosa sotto, anche analizzando una semplice Azione, un Saluto, una Telefonata non ricevuta, diventiamo Amici per Interesse, Spontanei per Convenienza, Ridiamo e Giudichiamo per come sono gli Altri e mai per come siamo fatti Noi. Antonio Giuliani non è un portatore di verità, anzi è proprio vivendo in prima persona tutte queste difficoltà, che ha voglia di mettersi in gioco. Un Comico è tale quando ha la capacità di ridere di se stesso. Le sue Nevrosi, non sono altro che lo Specchio, più o meno, Distorto di chi ha di fronte. Perchè prendendo atto da tutto quello che ci circonda, può essere risolto, analizzandolo con una semplice riflessione ironica, così da poter stemperare una Condizione Sociale attualmente Assente, che sta Oscurando il vero Senso della nostra Vita Umana. Certo, detta così può sembrare uno spettacolo tutt'altro che Comico...invece è uno spettacolo Leggero, fatto di quella leggerezza, che ci porta ad avere un equilibrio sereno. Recitato con una Comicità mai Volgare, dove la risata è terapeutica, perchè un sorriso sulla bocca non ha mai Ucciso Nessuno! In un periodo Storico dove la Gente chiede sempre più a Se Stessa, ai Figli, ai Mariti, alla Famiglia, agli Amici, ma sopratutto al Prossimo; Antonio Giuliani si è chiesto: ”Perchè allora le Persone usano sempre più di continuo la frase “Anche Meno...”?
fonte: comunicato stampa (Lea Production - Francesca Prinzi)
Nuovo Teatro Orione
Via Tortona, 7
00183 Roma
web site: www.teatroorione.it
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tel: 06 94320356
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