Home Recensioni Album The Wild Boars - A Bottle Or A Gun

The Wild Boars
A Bottle Or A Gun

Piacevole, curato, meditato, A Bottle or a Gun rappresenta la sicura e rara opportunità per l'ascoltatore, di essere catapultato nell'affascinante tradizione americana del sud, tra la ruvida asprezza di southern e blues, e il folklore viscerale di country e bluegrass. Il progetto nasce dall’incontro di due cantanti, l’inglese Andy Penington e l'italiano Stefano Raggi, ai quali si unisce il produttore e chitarrista Simone Ubezio. Ne scaturisce un album coinvolgente che ha il potenziale di catturare gusti e passioni degli innumerevoli cultori dei diversi generi musicali sopra citati.
Personalmente, ad esempio, da amante di southern quale sono, ho trovato eccezionali tutte le concrete attualizzazioni di questo intramontabile genere musicale, perfettamente contestualizzate grazie a rocciose spigolosità chitarristiche in “Linedance Hooker”; all'intramontabile e ammaliante slide presente in “A Wild Boar On a Voodoo Train”; ai magistrali intrecci tra dobro, banjo e piano in “Do I Have To?”; alle acide sonorità di “Your Train”, brano quasi lisergico, che rappresenta certamente il punto d'unione tra gli Skynyrd più melodici e il Neil Young più accigliato ed ombroso.
Inedite commistioni tra country e cultura folkloristica anglosassone vengono invece percorse in brani come “Out of Luck”, “One Day All This Will Be Yours” e “This Bottle”, mentre territori ampiamente west coast caratterizzano “Where Credit's Due”, molto vicina a percorsi musicali tipici dei Poco e degli Eagles più easy, e “Unfaithful”, che cita amabilmente i CSN (e i CPR) più intimistici. “Vigilante”, infine, unisce d'un colpo le citate influenze musicali (country, folk e west coast).

I contesti sopra descritti, equamente divisi, sono lasciati all'interpretazione vocale della coppia citata in apertura: da un lato la voce sottile e fragile di Andy Penington (talvolta frangibile, quasi inconcreta, convincente solo a tratti), quella roca e profonda, davvero sorprendente, di Stefano Raggi, un singer che sembra proiettato nella nostra epoca direttamente dagli anni '70, saltando a piè pari tutte le decadi che si trovano nel mezzo. Ed infatti, intelligentemente, a lui sono lasciate le interpretazioni di tutte le sortite nel genere Southern, sopra ampiamente descritte, che da sole valgono l'acquisto dell'opera tutta.

75/100


Andy Penington: Voce, chitarra, banjo, mandolino
Stefano Raggi: Voce, chitarra, dobro, armonica
Roberto Zisa: Chitarra
Maurizio Spandre: Piano, fisarmonica, cori
Simone Ubezio: Basso, cori
Gianmaria Pepi: Batteria

Anno: 2010
Label: New Model Label
Genere: Country Rock

Tracklist:
01. A Wild Boar On a Voodoo Train
02. Out of Luck
03. Where Credit's Due
04. Unfaithful
05. Linedance Hooker
06. One Day All This Will Be Yours
07. Do I Have To?
08. Vigilante
09. This Bottle
10. Your Train

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