Ecco un esempio di commedia che non sfrutta del tutto il suo alto potenziale:la trama è ricca di colpi di scena, segnatamente legati ad intrecci amorosi improbabili e clandestini intessuti da una donna piuttosto libertina prima del suo rassicurante matrimonio con il candido, ingenuo marito; da un punto di vista comunicativo/espressivo, gli attori sono tutti assai capaci e la regia è anche abile nel garantire un'animazione molto movimentata e variopinta; ciò che invece risulta debole è la sceneggiatura, non particolarmente ricca di battute sferzanti, la cui presenza, invece, dovrebbe costituire la conditio sine qua non di una qualsiasi rappresentazione che si pretende di collocare nell'alveo della commedia mordace.
Il lieto fine, inoltre, prontamente paventato nel comunicato stampa ufficiale, risulta piuttosto banale. Fortunatamente, le risate sono garantite da Rocco Ciarmoli, una maschera tout court, caricaturale in tutto, dalle connotazioni somatiche, alle espressioni facciali, passando per statura, postura ed interventi dialettali (lo ricordiamo tra i protagonisti assoluti di Zelig, prima in seno al trio "Le Tutine", poi - e soprattutto - nel divertentissimo personaggio "Rocco il Gigolò", con il suo indimenticato tormentone "Donne, è arrivato Rocco!"). Detto ciò, sarebbe ingeneroso affermare che "Bufera a domicilio" si limiti ad annoiare, essendo piuttosto un'opera teatrale che, pur lontana dal determinare un subitaneo coinvolgimento e in grado soltanto di strappare tiepidi sorrisi, garantisce comunque una serata leggera e spensierata. La presente recensione si riferisce alla rappresentazione del 25 maggio 2024. |
|