Dopo aver bocciato sia “Dark Side of the Mule” (troppo rustica, l'attitudine del Mulo per la musica liquida e fluida dei Pink Floyd), sia “Dub Side of the Mule” (cosa c'entrino le ondeggianti sonorità reggae con la cultura sudista lo sanno soltanto Haynes & soci) ed aver ampiamente osannato Sco-Mule (qui la rece di A&B, sempre a mia firma) promuovo certamente “Stoned Side Of The Mule (Vol 1 & 2)” (qui è recensita la versione limitata in vinile), contenente estratti dalla celebre performance di Halloween 2009 al Tower Theater di Philadelphia. Lo show è incentrato su un set di cover dei Rolling Stones e il successo dell'opera è determinato proprio dalla scelta ricaduta sui pezzi da eseguire: non solo brani famosi (come "Paint It Black" o "Angie", ad esempio), ma anche cose meno note, non meno affascinanti. Per chi scrive è una fortuna che il quartetto non abbia coverizzato classici abusati e riabusati come "(I Can't Get No) Satisfaction" o "Sympathy For The Devil", giusto per citarne appena due. E' una scelta che denota coraggio e anche capacità di confrontarsi con un repertorio non semplicissimo. Purtuttavia, la decisione di posizionare "Under My Thumb" come primo brano è veramente infelice: il brano, proposto con arrangiamenti veramente poco aggressivi - con il ritornello suonato dalla tastiera e non, purtroppo, dalla chitarra graffiante di Warren Haynes - snatura il suono tagliente della band. Gli altri brani sono veramente proposti in versioni encomiabili e credibili. Su tutte, spicca certamente "Ventilator Blues", brano più che mai in linea con il sound aggressivo e tagliente dei Gov't Mule più incisivi. 85/100
|
Warren Haynes: voce, chitarra Anno: 2015 |