Il Tour recentemente conclusosi “The Sharp Dressed Simple Man Tour”, che ha toccato 22 città negli USA, e il preannunciato “Summer Jam 2025”, inducono a domandarsi che cosa siano oggi i Lynyrd Skynyrd.
I primi Lynyrd nacquero oltre 50 anni fa, con un mix di blues, country e rock che sarebbe diventato la loro firma. Essendo diventati una delle migliori band nell'area di Jacksonville, ebbero l’occasione di registrare i loro primi demo presso l'ormai iconico Muscle Shoals Sounds Studio in Alabama. Originariamente destinate a costituire la base del loro album di debutto, queste tracce furono alla fine accantonate, il che rese il loro lavoro successivo, "Pronunced 'Lĕh-'nérd 'Skin-'nérd", il loro vero debutto nel 1973. L'album, contiene l’iconica "Free Bird", e ha raggiunto il numero 19 della classifica Billboard. Fecero seguito: “Second Helping” (1974, con “Sweet Home Alabama”; “Nuthin' Fancy” (1975) con “Saturday Night Special"; “Gimme Back My Bullets” (1976) con “Double Troube”, tutti dischi d’oro. Il 20 ottobre 1977, appena tre giorni dopo l'uscita di "Street Survivors", la band stava volando da un concerto a Greenville, nella Carolina del Sud, a Baton Rouge, in Louisiana, quando il loro aereo terminò il carburante. L'aereo si schiantò nei boschi a cinque miglia da Gillsburg, Mississippi, uccidendo i membri della band Ronnie Van Zant e Steve Gaines, così come la cantante di supporto Cassie Gaines (sorella di Steve) e il road manager Dean Kilpatrick. Entrambi i piloti persero la vita. Gli altri membri della band riportarono gravi ferite ma sono sopravvissuti. Gli Skynyrd si sciolsero in seguito all'incidente.
Ci sarebbero voluti dieci anni prima che si riunissero. Nel 1987, la band tornò per quello che era inteso come un tour tributo e un album “una tantum” - "Southern by the Grace of God: Lynyrd Skynyrd Tribute Tour 1987" ma la reazione positiva dei fan andò oltre ogni aspettativa e questo spinse la band a restare unita e a scrivere nuovi pezzi. Il fratello minore di Ronnie, Johnny Van Zant (già leader dei 38 Special), assunse la responsabilità di essere la voce e il front-man dei “nuovi” Lynyrd, accompagnato dai membri della band “pre-crash”, dal ritorno di Ed King e dal nuovo chitarrista Randall Hall. In poco tempo, una seconda generazione.
I Lynyrd Skynyrd stavano aggiungendo nuovi membri e registrando nuova musica, nonostante le battaglie legali con le vedove di Van Zant e Gaines sull'uso del nome.
Il fato è però ancora avverso agli Skynyrd. Collins viene colpito da una grave polmonite nel 1989 ed il 23 gennaio 1990 muore nella sua casa di Jacksonville. Leon Wilkeson, bassista degli Skynyrd sin dal 1972, muore per problemi renali ed epatici il 27 luglio del 2001. Nell'arco di pochi anni, i Lynyrd Skynyrd perdono altri membri: il chitarrista Hughie Thomasson, "prestato" per tanto tempo dagli Outlaws ai Lynyrd, forse il miglior chitarrista interprete "dall'esterno" del sound della band, muore per attacco cardiaco nel settembre 2007, a soli 55 anni; il 28 gennaio 2009, uno dei membri storici della band, il tastierista Billy Powell, decede a causa di un attacco cardiaco; il 7 maggio 2009 muore di cancro il bassista Donald Evans, detto Ean, 48 anni, che aveva sostituito nel 2001 lo scomparso Leon Wilkeson. La sfortuna sembra colpire anche gli ex membri giacché, per un cancro, il 24 giugno 2010 muore Jojo Billingsley, ex corista del gruppo. Nel 2015 a causa di un incidente stradale è morto, all'età di 64, anni Bob Burns, tra i fondatori del gruppo, di cui ha fatto parte dal 1966 al 1971, poi nuovamente dal 1972 al 1974. Il 22 agosto 2018 Ed King che aveva lasciato i Lynyrd Skynyrd nel 1976, venendo sostituito da Steve Gaines, deceduto nell’incidente aereo, muore all'età di 68 anni sempre a causa di un cancro che stava combattendo da tempo.
I "nuovi" Lynyrd Skynyrd hanno però continuato a incidere dischi (nove in studio, da quando è avvenuto l'incidente nel '77 ad oggi e molteplici live) e a suonare dal vivo, pur tra innumerevoli cambi di formazione. Il sesto album in studio della band, "Lynyrd Skynyrd 1991", è stata la prima raccolta di nuova musica da "Street Survivors" del 1977. Gli anni successivi videro ancora diversi cambiamenti nella formazione, tra cui una grande riorganizzazione dell'"esercito chitarristico" della band. Nel 1996, rientra in formazione Rickey Medlocke (ex membro dei Blackfoot, altra grande band di southern rock), che aveva fatto parte degli Skynyrds nel biennio 1970-1971 come batterista (ed infatti, appare nell'antologia postuma intitolata “Skynyrd's First and... Last”, che raccoglie i brani inediti registrati precedentemente all'uscita del primo album, ed anche nel citato "Street Survivors", nel solo brano "One More Time", anch'esso ripescato da quelle session). Questa nuova formazione ha pubblicato il suo primo album, "Twenty", nel 1997. Seguirono diversi altri album, tra cui "Edge of Forever", "Vicious Cycle", "Thyrty", “God and Guns”, mentre i membri della band continuavano ad andare e venire. I primi anni 2000 hanno visto altre registrazioni e tour, tra cui un'esibizione al "Bama Jam" del 2008 a Enterprise, in Alabama, a cui hanno partecipato oltre 111.000 persone: la più grande folla che la band avesse mai intrattenuto.
L'eredità della band come pilastro del southern rock è cresciuta nel tempo, superando la tragedia, apparentemente impermeabile al continuo cambiare dei componenti. Nel 2004, la rivista Rolling Stone ha classificato i Lynyrd Skynyrd al numero 95 nella loro lista dei "100 più grandi artisti di tutti i tempi". Dopo cinque decenni e più di 60 album, la potenza musicale continua. Come disse il membro fondatore Gary Rossington, "Siamo ancora in piedi, continuiamo a far andare avanti la musica. Volevamo rendere più orgogliosi i ragazzi che non sono più con noi e mantenere orgoglioso anche il nome". Ora però anche Gary Rossington è deceduto, il 5 marzo 2023 all'età di 71 anni. Rossington era l’unico membro rimasto dalla formazione originale della band.
I Lynyrd Skynyrd però non si sono fermati, consapevoli del loro ruolo e delle loro “missione”. Dale Rossington (corista e moglie di Gary Rossington) ha dichiarato: “Di recente ho perso mio marito e il mio partner da oltre 41 anni. Era un padre, nonno, fratello e amico straordinario, ma soprattutto era un musicista e cantautore di livello mondiale. È stato un onore e un privilegio condividere il palco con lui per tutti questi anni. La sua musica è stata ascoltata da molti milioni di persone in tutto il mondo, e Gary è sempre stato il primo a dire che ‘la musica degli SKYNYRD è più grande di me o di chiunque altro’. Gary non perdeva occasione per esprimere quanto fosse senza tempo la musica, ed è sempre stato il suo obiettivo mantenerla viva per i suoi fratelli, perché quello era sempre stato il loro sogno. Ha trascorso tutta la sua vita cercando di portare avanti quel sogno per Ronnie, Allen, Steve e tutti gli altri. Anche se non è stato in grado di essere fisicamente sul palco con la formazione attuale negli ultimi due anni, li ha supportati in ogni modo. Il suo sogno continuerà grazie a Johnny, Rickey e gli altri nostri compagni di band. Porteremo avanti la sua eredità e la musica per le generazioni future”. (metalitalia.com) Sopravvissuti alla sorte e al tempo i Lynyrd Skynyrd oggi sono Johnny Van Zant, Rickey Medlocke, Mark “Sparky” Matejka, Michael Cartellone, Keith Christopher, Peter Keys, Carol Chase and Stacy Michelle. Ma sono ancora i Lynyrd Skynyrd o ne portano solo il nome?
In primo luogo, la voce. Il tono, il timbro di Johnny non è, né può essere quello di Ronnie, ma lo stile, l’intonazione sono incredibilmente simili. La differenza può essere colta in “Twenty”, nono album in studio della band e quarto della seconda fase. Il brano "Travelin' Man" è la prima registrazione in studio della canzone contenuta nell'album live del 1976 “One More from the Road”. Facendo uso della tecnologia moderna, la band è stata in grado di utilizzare, su alcune parti della canzone, le tracce vocali originali del cantante Ronnie Van Zant, al fine di creare un duetto tra Johnny e Ronnie. La somiglianza è notevole, la differenza evidente. Inoltre, la voce di Ronnie che noi conosciamo, ascoltiamo e amiamo, resterà per sempre quella di un giovane uomo, morto a 29 anni, mentre quella di Jhonny invecchia, insieme a lui.
Capitolo a parte, le chitarre. I Lynyrd sono diventati famosi (anche) per il loro unico impatto rock delle tre chitarre, caratteristica distintiva del gruppo: Gary Rossington, Allen Collins ed Ed King: tre chitarre più voce, tastiere, basso e batteria. Forse non tutti sanno che il bassista originario del gruppo era Leon Wilkeson, che lasciò i Lynyrd poco prima della registrazione del primo album. A sostituirlo fu chiamato il chitarrista degli Strawberry Alarm Clock, Ed King. Criticabile la decisione di chiamare un chitarrista a sostituire un bassista. Infatti, completato l’album, Van Zant non poté evitare di dire a King che lo considerava “il peggior bassista che egli avesse mai sentito”. Per questo “suggerì lo spostamento di King alla chitarra, così da poter riprodurre dal vivo il suono a tre chitarre adottato in studio. Cosa che avvenne, e divenne ben presto la caratteristica distintiva del gruppo. Difficile riproporre una simile contemporanea capacità tecnica, affinità musicale, condivisione di patos. I tre avevano gli stessi valori musicali, la stessa passione per il sound del sud, oltre a dinamiche, interpretazione, tocco e personalità irripetibili e, soprattutto, irriproducibili. Difficile ritrovare tre chitarrisri così bravi e simili. Medlocke, che nasce batterista, è un eccellente chitarrista, vive del sound del sud ha esperienza e tecnica da vendere, ma non è né Rossington, né Allen. Lo stesso può dirsi di Vincent Mark "Sparky" Matejka. I due si esprimono con eccellente tecnica e interpretazione nelle nuove incisioni. Basti ascoltare “Still Unbroken” pezzo di apertura di “God & Guns”, tredicesimo album in studio, pubblicato nel 2009, per apprezzare un ruvido HR/Blues che testimonia quanta buona musica i “nuovi” Lynyrd possano produrre. Sempre nello stesso album si deve ascoltare “God & Guns”, canzone di sapore western, struggente e malinconica, che si apre all’irrompere della chitarra elettrica, ingresso che porta il brano a salire per diventare alla fine un robusto -ma sempre malinconico- brano HR. Quando poi, dal vivo interpretano i pezzi classici li interpretano il più fedelmente possibile all’originale ma … ma con la loro tecnica, il loro stile. Né meglio né peggio, più veloce, lievemente differente: interessante. Un discorso a parte merita Hughie Thomasson. Hughie, soprannominato “The Flame” per la sua notevole capacità e velocità di esecuzione e di improvvisazione, è stato il leader e il principale cantante e chitarrista degli Outlaws, fondato da lui nel 1967. Si unisce ai Lynyrd Skynyrd per sostituire Ed King e ha suonato come chitarra solista dal 1996 al 2005. Il suo stile, il suono tipico della sua chitarra, dovuto soprattutto all'utilizzo di chitarre Fender Stratocaster, suonando con uno stile quasi country mischiato a veloci assoli blues, apportava un importante complemento al suono dei Lynyrd e ne costituiva un “quid pluris” molto interessante. Ma Hughie ci ha lasciato all'età di 55 anni.
Parlando di Lynyrd si deve parlare di tastiere, anzi di pianoforte. Billy Powell, è stato “IL” tastierista dei Lynyrd Skynyrd dal 1970 fino alla sua morte, nel 2009, causata da un infarto. Sopravvissuto al disastro aereo, soffrì di gravi lacerazioni facciali, ma non fu mai in pericolo di vita. Fu l'unico membro a partecipare ai funerali dei suoi compagni deceduti. Per comprendere la grandezza, la personalità, la passione e il tocco di Billy è sufficiente ascoltare l’intro di “Free Bird” in tutte le diverse versioni registrate negli anni. Il talento di Powell è stato paragonato a quello dei migliori tastieristi dell’epoca e ha apportato ai Lynyrd un “marchio” che ha contribuito alla loro affermazione. Oggi le tastiere sono affidate a Peter Keys, pseudonimo di Peter Pisarczyk, formatosi a Berkeley College, musicista che ha saputo riproporre le partiture con fedeltà e personalità, aggiungendo un tocco a tratti diverso, ma che interviene con attenzione e moderazione sulle strutture musicali di sempre.
Infine, la sezione ritmica. Leon Russel Wilkeson è stato il bassista dei Lynyrd dal 1972, in sostituzione di ED, spostato alla terza chitarra, fino alla sua morte nel luglio 2001. Sostituirlo non è possibile. Chiunque tu possa chiamare, per quanto capace, non potrà far dimenticare il suono “di sempre” del basso dei Lynyrd. Dopo la sua morte, il primo sostituto fu Ean Evans (Donald Wayne Evans) proveniente dagli Outlaws e portatore di un suono diverso, meno HR. Nel maggio 2009 Ean muore, e viene sostituito da Robert Kearn (2009 - 2012) e, poi, da Johnny Colt, primo bassista dei Black Crowes, con i quali rimase fino alla pubblicazione del quarto album “Three Snakes and One Charm”, per poi unirsi ai Lynyrd sino al 2017. Con gli Skynyrd Colt non ha però inciso alcun album in studio, e lo possiamo apprezzare solo nei due album live “One more for the fans” e “Pronounced Leh-Nerd Skin-Nerd & Second Helping - Live from the Florida Theater”. Oggi il bassista è Keith Christopher, già Georgia Satellites. Il batterista storico è Artimus Pyle, più ancora di Bob Burns che fu membro fondatore (prima di lui, il citato Medlocke, che tuttavia non compare nei primi album). Dal lontano 1991, anno in cui Pyle lasciò il gruppo si sono avvicendati Kurt Custer (1991-1994), Owen Hale (1994-1998), Jeff McAllister (1998-1999) e, per un breve periodo, Kenny Aronoff (1999). Oggi le percussioni sono affidate a Michael Cartellone. Sinceramente si fatica a ritrovare significative differenze nelle diverse interpretazioni poiché tutti scandiscono il tempo con precisione e continuità.
In conclusione, la domanda che ci si pone è: dopo la morte di Gary Rossington, ultimo membro della formazione storica, ha ancora senso parlare dei Lynyrd Skynyrd come dello stesso gruppo di “Sweet home Alabama"? La risposta sembra essere sì. Pur con le inevitabili differenze che differenti musicisti naturalmente apportano al suono di un gruppo, i Lynyrd Skynyrd sono sempre i Lynyrd Skynyrd, sempre in grado di fare buona musica, mai domi, ma anzi temprati dalle avversità: “still alive, still unbroken”.
“Come l’Argonauta ripara e rinnova Argo, la nave, durante il viaggio senza cambiarle il nome” (R. Bhartes) così sono i Lynyrd. Le parti possono e potranno essere rimpiazzate nel tempo, ma la nave continuerà a chiamarsi Argo (Lyynyrd Skynyrd) poiché il suono sarà sempre lo stesso, sia pure con inflessioni nuove. La musica sopravvive ai propri autori; le composizioni finiscono per vivere in una sorta di “mondo altro”, indipendente da chi le ha create e da chi le riprodurrà nei secoli dei secoli.
Gli attuali Lynyrd sono senza dubbio gli eredi spirituali di una band che per via di un terribile incidente non è più potuta esistere in un certo modo però, diversi cambi di line up erano già avvenuti prima della tragedia e nessuno si era mai posto il problema di dire: non è più la band originale. È una band, punto. Originale rispetto a cosa poi? Con ogni probabilità l’ultimo disco di quella che tutti considerano la band originale è il migliore (insieme ai primi due) ed è il primo con Steve Gaines, forse il miglior solista mai entrato nella band, ma che non aveva partecipato a nessuno dei grandi classici del gruppo. È questo lo spirito che pervade la band, quello che ci consente di avere performance dal vivo che non deludono mai, e nuovi album che confermano la qualità del gruppo: forte, fiero, che ripropone tutti gli stilemi tipici del “southern” rivitalizzati da un certa vena hard, che contribuisce in buona parte a renderlo più moderno e, forse, ancora migliore.
“I Lynyrd Skynyrd esisteranno sempre, al di là di chi farà parte della band, perché sono un’entità superiore che sopravvivrà a noi e a tutto il resto” (Johnny Van Zant).
Still alone, still alive, still unbroken I'm still alone, still alive, I'm still unbroken Never captured, never tamed Wild horses on the plains You can call me lost - I call it freedom.
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LYNYRD SKYNYRD
Discografia
Album in studio 1973 – (Pronounced 'Leh-'nérd 'Skin-'nérd) 1974 – Second Helping 1975 – Nuthin' Fancy 1976 – Gimme Back My Bullets 1977 – Street Survivors 1991 – Lynyrd Skynyrd 1991 1993 – The Last Rebel 1994 – Endangered Species 1997 – Twenty 1999 – Edge of Forever 2000 – Christmas Time Again 2003 – Vicious Cycle 2009 – God & Guns 2012 – Last of a Dyin' Breed
Album dal vivo 1976 - One More from the Road 1988 - Southern by the Grace of God 1996 - Southern Knights 1998 - Lyve from Steel Town 2004 - Lynyrd Skynyrd Lyve: The Vicious Cycle Tour 2009 - Authorized Bootleg Lynyrd Skynyrd Live / Cardiff Capitol Theatre – Cardiff, Wales Nov. 04 1975 2009 - Authorized Bootleg: Live at Winterland – San Francisco Mar. 07 1976 2010 - Live from Freedom Hall 2015 - One More for the Fans 2015 - Pronounced Leh-Nerd Skin-Nerd & Second Helping – Live from Jacksonville at the Florida Theatre 2018 - Live In Atlantic City 2019 - The Last of the Street Survivors Farewell Tour 2021 - Live at Knebworth '76
Membri attuali Johnny Van Zant – voce (1987–oggi) Rickey Medlocke – batteria, mandolino (1971-1972), chitarra, voce, mandolino (1996–oggi) Michael Cartellone – batteria (1999–oggi) Peter Keys – tastiera (2009–oggi) Keith Christopher – basso (2017–oggi) Mark Matejka – chitarra, voce (2006–oggi) Damon Johnson – chitarra (2021–oggi) Dale Krantz-Rossington – voce (1987–oggi) Carol Chase – voce (1996–oggi) Stacy Michelle – voce (2021–oggi)
Membri passati Ronnie Van Zant - voce (1964-1977) Gary Rossington - chitarra (1964 - 2023) Bob Burns - batteria (1964-1970, 1972-1974) Larry Junstrom - basso (1964-1970) Allen Collins - chitarra (1964-1990) Greg T. Walker - basso (1970-1971) Leon Wilkeson - basso, cori (1972-1973, 1973-1977, 1987-2001) Ean Evans - basso, cori (2001-2009) Steve Gaines - chitarre, cori (1976-1977) Randall Hall - chitarre, cori (1987-1993) Ed King - chitarre, basso, cori (1972-1975, 1987-1996) Mike Estes - chitarre (1993-1996) Hughie Thomasson - chitarre, cori (1996-2005) Billy Powell - tastiere (1972-1977, 1987-2009) Artimus Pyle - batteria, percussioni (1974-1977, 1987-1991) Kurt Custer - batteria, percussioni (1991-1994) Owen Hale - batteria, percussioni (1994-1998) Jeff McAllister - batteria (1998-1999) Kenny Aronoff - batteria (1999) Leslie Hawkins - cori (1975-1977) Robert Kearn - basso, cori (2009 - 2012) Johnny Colt - basso (2012 - 2017) Cassie Gaines - cori (1975-1977) JoJo Billingsley - cori (1975-1977)
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