Dopo il ritorno dei Van Der Graaf Generator con un nuovo lavoro lo scorso anno, il secondo dalla reunion, torna ancora una volta Peter Hammill, con le sue avventure da solista.
Chi lo conosce sa che ha inciso più dischi a suo nome che con i VDGG e sa anche che avventurarsi nella sua musica è spesso sinonimo di gran coraggio, ma la sua voce sa sempre essere avvolgente come un tempo, che siano composizioni lente, lugubri e neniose, come a volte sono le sue, oppure più animate, come nella sua vasta discografia, possiamo anche trovarne. Cosa dire di Thin Air, che ci troviamo di fronte ad un classico lavoro firmato Hammill, dove lui è il factotum, scrive, arrangia, canta, suona e produce il tutto. Thin Air racchiude una serie di brani che mettono ancora in mostra la drammaticità della musica di Hammill e “The Mercy” è pura poesia trasformata in musica, drammatica, dark, visionaria e sorretta da una voce forse unica. Ogni brano è da ascoltare attentamente, immergendosi ad occhi chiusi nella sua musicalità profonda e “Your Face On The Street”, sembra quasi musica contemporanea con un gioco di voci molto affascinante ed ancora “Stumbled”, con un suono di chitarra molto frippiano ed ancora una volta la voce di Hammill rapisce la nostra anima. Chiudono il cd “Diminished”, brano molto particolare, con influenze anche classicheggianti e “The Top Of the World Club” dove ancora una volta Hammill gioca con intrecci vocali. Un buon cd, ma consiglio a chi non conosce bene l’Hammill solista di avvicinarsi a Thin Air con le dovute cautele. 75/100
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Peter Hammill: Tutti gli strumenti Anno: 2009 |