
E' un tipo di musica riflessiva e un po' nostalgica, quella che fanno i Greenhouse Effect, pezzi in italiano e strumentali stratosferiche, spesso ad incidere la propria voce al posto della voce stessa.
I Greenhouse Effect hanno sicuramente un modo tutto loro di comunicare attraverso la musica e lo fanno in modo che sia appunto la musica stessa a parlare al loro posto, privilegiandone l'essenza dando maggiore spazio ad ampie distese musicali. Poco conta alla fine se la voce ci sia o meno, loro l'intento che volevano raggiungere probabilmente l'hanno centrato in pieno.
Il genere è un rock variegato e sperimentale - sono infatti gli effetti degli strumenti stessi, in particolare del synth, ad attribuire maggior senso di realtà trasognata - a volte anche solo sognata – all'album. Un album registrato live al teatro delle Maddalene di Padova e che di live ha ben poco, forse proprio grazie alla capacità intimista della band veneta, potremmo in realtà parlare di album registrato in presa diretta. Certo, non è musica che si può ascoltare in viaggio un in macchina con distese di margheritine a ricamarne i paesaggi ma è musica, intima, meditata, che va gustata e rigustata con la dovuta attenzione e la necessaria intima vicinanza. E' un tipo di musica riflessiva, quella che fanno i Greenhouse Effect e ci ha colpito molto, complimenti.
80/100
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Daniele Bertolini: Chitarra, voce, drum-m Lorenzo Cusinato: Chitarra, voce Andrea Toso: Piano, synth, voci Alessandro Bordone: Basso Stefano Mannoni: Batteria
Anno: 2008 Label: I Dischi del Minollo Genere: Post Rock
Tracklist: 01. Male in quanto tale 02. Colori accesi 03. Castore Vs. Polluce 04. Avenue 05. Parigi 06. Al risveglio 07. [Reprise]
   

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