Gli Endless Journey sono un accattivante gruppo russo di recentissima formazione, infatti nati nel 2009 sono gia di debutto intitolato Endless Journey / Melancholy (cd disviso in due parti), propongono un mix di influenze doom metal nella vena dei primi gruppi decadenti e metallici, black metal (?, forse per un certo feeling non molto bene delineato e per il fatto che il loro gruppo principale é black, i Mehafelon) dal sapore melanconico e infine, altro elemento importante, un apatico post-rock più o meno sempre presente a parte le due "Cold, part 1" e "Cold, part 2" che possiamo ritenere come degli intermezzi strumentali elettronici che fanno riferimento alla 'electro scene' germanica. Dalla loro parte c'è il tempo e il futuro, manca solo il tocco finale...
Considerando il cd del combo russo come un progetto parallelo, il duo che si cela dietro gli pseudonimi "Dark Depression" e "Dark Suicide" e la semplicità della proposta il prodotto finale suona sorprendentemente bene. Siamo in ambito dei primi Katatonia con l'aggiunta di un feeling dark rock molto semplice e diretto. Il duo affonda le proprie radici nella tradizione doom ma si sposta su coordinate black / doom estetico con atmosfere post-rock per creare qualcosa che é davvero capace di distinguersi dai soliti Burzum, Xasthur e Shining... Certo il riffing e le strutture delle canzoni rischiano di essere troppo facili ed anche scontate per il genere, e la voce poi é molto dura e distorta, mi ricorda certe cose dei God Forsaken, ma l'accento sull'atmosfera sognante e lievemente grave é qualcosa di davvero non facile da mettere in atto con il primo ed unico disco ed i due ci riescono appieno. Gli intermezzi poi sono costernati da droni e passaggi poveri ed opachi ma sottolineano il freddo arpeggio acustico decadente, in una strana amalgama dal sapore industriale che può ricordare la synthpop anni '80 viziata da un gusto ineccepibile e da un sound pieno, accerchiante, quasi da capogiro. Molti giovani metallari avranno difficoltà ad assimilare la proposta ma il freddo ghiaccio monotono che ipnotizza all'ascolto di questo cd con i suoi repentini cambi di tempo arpeggiati e psicologici, ed anche le accelerazioni repentine molto metalliche ma ascoltabili rendono il cd godibile nei suoi 40 minuti e rotti. Endless Journey non fa una piega, va diritto per la strada del malinconico e laconico midtempo, ancora una volta la produzione grezza e le distorsioni sgradevoli sulla voce fanno il resto, il cd é per me interessante proprio per queste particolarità, va bene, alcuni momenti sono piuttosto incompiuti ma stranamente sembra di essere davanti ad un combo che può dire la sua. Da ascoltare attentamente, specialmente se site dei cultori del dark doom eroicamente ammorbante in stile nordico. 66/100
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"Dark Depression": Chitarra, batteria, samples Anno: 2009 |