- A&B - Allora caro DRAKHEN, ci siamo lasciati subito dopo l'uscita del vostro debut "Legends of A Viking" e di acqua ne è passata sotto i ponti, come ci si sente ad avere un'etichetta alle spalle e a poter avere più attenzione da parte dei media, ma soprattutto dei fan interessati all'opera musicale in sé ??? - Draken - Ciao. vi saluto e vi ringrazio per questa intervista che mi concedete. Per noi è molto importante avere questo tipo di relazione con la gente data l’impossibilità di avere un ruolo 'Live' che di solito permette alle band ascolto e in un certo modo una pubblicità necessaria. Dopo “Legend of a Viking” a mio avviso ci ritroviamo al cospetto di fans e media ancora più convinti e agguerriti. “The battle will never end” ci sta regalando quella carica positiva che ci permetterà al 100% di continuare in questa stupenda avventura. Per questo dobbiamo ringraziare la nostra label, la Fog Foundation che crede in questo progetto in maniera decisa. Grazie a loro i BW sono quello che sono, e pian piano ci stiamo ritagliando un piccolo spazio in questa vastissima scena underground che viene proposta in questo periodo
- A&B - Quindi il resoconto del tempo trascorso è positivo? Quali sono le nuove idee per il futuro? Cercherai di renderti ancora più personale e individuabile a LIVELLO di sound? - Draken - Non può altro che essere positivo. Deve essere positivo. I fans grazie a tutti i mezzi a disposizione che si hanno al giorno d’oggi per promuovere una one-man-band stanno rispondendo in maniera più che soddisfacente dal punto di vista relazionale. Di vendite non me ne interesso anche se è molto importante, ma so che al giorno d’oggi ci sono seri problemi per quando riguarda questa faccenda che non riesce ad avere una svolta positiva. Sto parlando del downloading selvaggio o come vogliamo chiamarlo, che a mio avviso distrugge in maniera estrema le piccole realtà che vogliono dire la propria nel panorama musicale. Comunque non voglio annoiarvi con queste storie perché a mio avviso è tempo perso dato che si parla troppo ma non si risolve mai nulla. Per il futuro, vedo il sole… I BW sono continuamente in studio per dar vita a nuove leggende e nuovi racconti epici di stampo nordico ( ancora per ora ). Abbiamo in cantiere nuove songs che a mio avviso spaccano, e stiamo cercando di migliorare il sound anche per essere al passo con altre realtà Super. Abbiamo introdotto anche alcune parti di tastiera che daranno sicuramente più pathos e nuovi suoni di batteria basso e chitarra. Insomma i BW cambieranno un po’, ma le caratteristiche antiche e ruvide, quelle sicuramente non muteranno. Voglio ricordare comunque ai lettori che noi non siamo mai entrati in grossi studi di registrazione, ma quello che si ascolta nei nostri lavori è tutto frutto del mio sudore e passione nel mio modestissimo “Firesword” Studio.
- A&B - In questo ultimo disco ho notato che ci sono dei pezzi più semplici e con un certo 'taglio' maggiormente trionfalistico ma pur sempre facilmente 'interiorizzabile', è un tuo obbiettivo oppure è venuto da sé come una naturale evoluzione e continuazione del percorso iniziato? - Draken - Beh, all’inizio quando ho inciso le prime note in digitale pensavo di registrare qualcosa di più complicato e innovativo, forse un po’ è così ma poi ascoltando e riascoltando le tracce mi sono reso conto che i BW stanno assumendo una propria fisionomia originale. Tutti associano la nostra musica alle sonorità vichinghe dei Bathory, e questo non fa altro che farmi piacere, perché il mio progetto prevedeva proprio questo. Io sono del concetto che con poco si può ottenere tanto, e quando qualcuno mi dice che i pezzi sono semplici ma intensi e ben costruiti, mi riempio di orgoglio e sono fiero di quello che ho creato. Nella mia mente grazie a Dio tutto scorre in maniera semplice, quindi va da se che anche la nostra musica assuma questa semplicità di esecuzione ed evoluzione.
- A&B - Ti piace farti ascoltare ed apprezzare, ma se qualcuno ti dicesse che sei 'troppo questo o poco quello' te ne risentiresti, cercheresti di correggere il tiro o resteresti fiero del tuo percorso? - Draken - Tutte le critiche sono costruttive, sia quelle positive che negative, ti fanno crescere e ti fanno capire se qualcosa sta andando per il verso giusto o c’è bisogno di qualche aggiustatina al percorso intrapreso. Per ora andiamo avanti spingendo l’acceleratore al max, perché le cose stanno andando come volevo e come prevedevo. Come dicevo prima io sono un ragazzo estremamente semplice e dalla musica pretendo solamente passione e divertimento. Se un giorno mi dovessero venire a mancare uno di questi fattori allora i problemi comincerebbero ad essere parecchio seri.
- A&B - Qual'è il messaggio che vorresti trasmettere con la tua arte in musica? - Nome Intervistato - Che con le piccole cose si può ottenere tantissimo. C’è qualcuno che con una semplicissima linea ha trasformato una tela in una opera d’arte. Io non mi accosto neanche minimamente a questo tipo di genialità, ma nella vita la cosa più bella ed importante è partecipare e provarci. Bisogna provarci e credere nelle proprie potenzialità e possibilità. Questo vorrei trasmettere, trasformare i pensieri ed i progetti di un ragazzo semplice in qualcosa di grande e trionfale. È difficilissimo, ma come ho detto prima io ci provo, ci sono e ci credo.
- A&B - Domanda un pò stupida...ti piace la musica dei Bathory??? Ma, tu cosa pensi realmente di questo importantissimo personaggio della storia della musica (che piaccia o no) ??? Cosa provi, o che cosa hai provato ascoltando i sui album, io percepisco una certa elettricità, o meglio, magnetismo da parte tua... - Nome Intervistato - Per me i Bathory musicalmente parlando sono tutto. Grazie a Quorton mi sono affacciato al panorama del Heavy Metal estremo. Quando da giovanissimo ascoltavo la loro musica, andavo semplicemente in estasi, ascoltando “Blood on ice” oppure “One rode to Asa Bay” con le mie cuffie e in completa solitudine, la mia mente volava in quei luoghi gelidi ad epici che erano narrati in quelle poesie. Dopo la morte di Quorthon ho subito immaginato e preteso di dover a tutti i costi far si che la sua musica non sparisse definitivamente. Così ho creato i BW, il progetto è proprio questo e non me ne vergogno pur sapendo che una band dovrebbe avere una sua fisionomia, e ti aggiungo che avessi avuto la possibilità di prendere in consegna il loro nome lo avrei fatto molto volentieri, anche se non mi accosto neanche minimamente alla genialità del buon vecchio Tomas.
- A&B - Mi hanno colpito molto le vocals e il gran lavoro delle chitarre, ed in fase di recensione ho capito che forse tu lavori un bel pò (D.I.Y.) come faceva Quorthon con i suoi primi lavori, ma forse con un maggiore apporto della tecnologia a disposizione dei nostri tempi... - Nome Intervistato - Noi lavoriamo in maniera molto semplice, mattone su mattone, si la tecnologia non manca, ma i BW non possiedono musicisti, nella mia band faccio tutto io (eh eh eh) . Ti ringrazio per il complimento riguardante le linee vocali e le corde, ma devo confessarti che tutto è suonato e registrato in maniera autodidatta, senza l’ausilio di fonici o studiosi del settore audio, nulla è scritto, ma tutto è nella mia mente. L’unico problema sta nella batteria, li ci vorrebbe un vero batterista con gli attributi, quello che io non sono e non lo sarò mai, perché ormai sono un po’ vecchio e forse anche un po’ sfaticato, qui mi avvalgo dell’ ausilio delle macchine ma vi assicuro che programmare una drum machine di ultima generazione é una vera e propria impresa, a mio avviso molto complicata. Ti logora la mente finché non trovi una relativa perfezione. Se un giorno ci sarà una pressante richiesta ingaggerò qualcuno che dovra prendersi questo fardello.
- A&B - Ti piacerebbe avere al tuo seguito una vera band? Suonare dal vivo è un'emozione diversa, affascinante... - Nome Intervistato - Penso proprio che i BW siano nati come una one-men-band e moriranno, spero il più tardi possibile, come tale. In passato ho suonato in diverse band locali, e devo dire che suonare dal vivo mi ha sempre affascinato molto, un po’ mi manca, ma oramai sono arrivato quasi hai 40 con una famiglia bellissima e un lavoro stabile, tornare alle origini è un po’ dura. Devo ammettere che il desiderio di formare una vera e propria band è fortissimo, ma almeno al momento è quasi utopistico solo a pensarci.
- A&B - Non hai mai pensato di includere elementi black metal nel tuo sound? Non credi si possa definire un genere che tira fuori ancora di più la rabbia e il fiero orgoglio del paganesimo, stile di vita forse con valori differenti da quelli attuali (che ne pensi ? NDA), ma tu alla fine ti ritieni più un narratore o un comunicatore??? - Nome Intervistato - Il Black Metal mi ha sempre affascinato, in passato ho ascoltato parecchio materiale del settore, ma non penso che i BW ricorreranno a quelle sonorità, perché rispondendo alla domanda io mi definisco più un narratore, e quale genere meglio del viking epic metal riesce ad evocare leggende e miti del passato, e sonorità gelide caratteristiche del settore pronte ad essere raccontate agli ascoltatori un po’ sognatori come me. Poi nel futuro tutto può succedere, ogni band ha un suo corso e una propria evoluzione, e in base ai fattori o ad eventi, come nella vita, si cambia. Se un giorno nella musica cercherò come dici tu rabbia e fiero orgoglio pagano, ricorrerò a sonorità per me più estreme, se invece avrò voglia di fare altro lo farò. Questo è il fascino della one man band, io decido le sorti della mia musica nella buona o nella cattiva sorte.
- A&B - Quali sono i gruppi moderni che più ti piacciono vicini al tuo genere di competenza? ...e perché ? - Nome Intervistato - Ascolto parecchio materiale viking, ma trovo altrettanta difficoltà a trovare band che somiglino almeno vagamente alla mia. Trovo molto interessanti gli Ereb Altor, ma impazzisco per i Falkenbach.
- A&B - Parliamo un tantino meglio di "The battle will never end", qual'è la battaglia che non finirà mai? Quali le differenze sostanziali con il precedente album, la chitarra è il tuo strumento e si sente, ma come riesci a tirare fuori certi riff vincenti ed evocativi? Io adoro il lavoro che fai sui cori e sulle voci, che pensi delle vocals femminili ??? - Nome Intervistato - Iniziamo dalla fine perché nel terzo lavoro includeremo almeno nei cori, le voci femminili, sempre tutto fatto in casa e, per dare ancora più fascino al sound, dato che i BW utilizzano tantissimo quest’arma. In “the battle…” viene narrata o si cerca di rievocare la battaglia finale come raccontata nel Voluspà dove si parla del Ragnarok, Qui Odino, il padre di tutto e le forze della luce, sfidano la potenza delle tenebre e del male. Questo sta a spiegare la differenza con “Legends…” dove al contrario venivano narrate favole pienamente inventate, ma sempre a sfondo norreno.
- A&B - Pensi che in futuro l'elaborazione dei tuoi dischi cambierà? Vorresti registrare in un vero studio di registrazione con tutto quello che concerne? - Nome Intervistato - Penso sia il sogno di ogni musicista registrare in un vero e proprio studio di registrazione. Se un giorno mi verrà fatta una proposta del genere, penso che non mi lascerò sfuggire l’occasione. Fare musica in proprio e rimanere al passo almeno minimamente con i colossi del metal, è praticamente impossibile, primo perché loro sono geni, perché per essere li in alto un motivo c’è, secondo perché è molto dispendioso sia economicamente che fisicamente. Guarda al giorno d’oggi oltre alla propria bravura, ci vuole parecchia fortuna in tutto, basta anche trovare la persona giusta che ti segue e ti aiuta, o l’evento positivo che ti cambia la vita. E poi io vivo alla giornata e raccolgo tutto quello che la vita giornalmente mi regala. Un giorno potrebbe avverarsi il mio sogno, ma per ora sto con i piedi per terra e vado avanti per la mia strada.
- A&B - Ho un assoluto rispetto per la tua musica, questo è chiaro, poiché sento in essa lo stesso spirito e la stessa passione che provo ascoltando i miei album preferiti e che di certo avevano alcuni mostri sacri del heavy metal, però mi chiedo se ti piacerebbe superare i tuoi confini e creare un sound ancora più sensazionale, qualcosa di più ricercato e sperimentale, bella scommessa per chi si pone davanti sempre delle montagne da scalare. - Nome Intervistato - Domanda lunga per corta, ma essenziale risposta: Io sono un ragazzo determinato, e per ora nella mia musica non mi pongo limiti, vado avanti in base a quello che la vita mi offre, e se ci sono ostacoli gli scavalco con determinazione. Ma ti ricordo, paragonandomi utopisticamente a Quorthon e cavalcando l’onda epica dei Bathory, che lui provò a trovare e sperimentare progetti e sonorità lontane dal suo standard, ma con risultati poco convincenti. Con questo non voglio dirti che i BW sono la reincarnazione di Quorthon, ma sicuramente che ogni band, partendo dalle grandi, vedi Metallica, Helloween, Paradise Lost, ma ce ne sono anche di minore importanza, che hanno tentato minimamente di passare a sonorità più sperimentali, hanno fallito per poi tornare alle origini.
- A&B - Per te la musica è solo un mezzo per intrattenere oppure una vera a propria forma di arte comunicativa??? Dal mio punto di vista senza la musica non esisterebbe l'uomo e viceversa...e nemmeno l'eco dell'universo. - Nome Intervistato - Ogni musicista ti risponderebbe che la musica ( per me, tranne quella disco dance ) è arte. Il tuo punto di vista è lo specchio della mia risposta…sei spettacolare.
- A&B - Domandone esistenzialista forse un poco fuori luogo: Cosa pensi del futuro? Ti fermi mai a dubitare sul fatto che forse stiamo sbagliando qualcosa come esseri umani, vorresti lasciare un mondo migliore...Qual'è il tuo rapporto con la religione (qualunque essa sia)? - Nome Intervistato - Questa si che è una bella domanda, non che le altre sono state meno brillanti, perché lo sono state, ma questa è un po’ più particolare, spero di rispondere brevemente per non annoiarvi con filosofie da 4 soldi, perché sul futuro bisognerebbe riempire parecchie righe. Se devo pensarci, ma proprio se devo, mi viene sempre un po’ di tristezza, perché non oso immaginare cosa faranno e come staranno i nostri figli quando noi non ci saremo più. Se non ci diamo una regolata sono convinto che le cosiddette profezie di antichi conoscitori dell’universo si avvereranno. Con la nostra avidità e mancanza di fede, stiamo veramente rischiando troppo. Guerre e povertà fino alla fine avranno il sopravvento, ma sono sicuro che se un giorno ci sarà una fine, in un altro ci sarà un inizio, perché madre natura non bada alla nostra stupidità, e questa terra è troppo bella per morire, quindi inizieranno nuove ere e il ciclo si ripeterà. Comunque io sono di religione cristiana, convinto credente e praticante, ma sono anche un convinto del passato e di tutto quello che è stato, storia e leggende mi affascinano, ecco il perché di questa mia grande passione per miti e racconti norreni.
- A&B - Bene, le mie curiosità per il momento sono terminate, ti auguro il meglio per il tuo bellissimo disco e spero di risentirti presto per un'ulteriore passo nella tua carriera musicale, credimi, non si sentono grossi progetti underground interessanti e ben fatti come il tuo... Procuratevi il disco "The Battle Will Never End" - Nome Intervistato - Ti ringrazio per questa intervista e per queste splendide parole, la pubblicità per una band è proprio qui, grazie a voi e ad Internet, anche piccole realtà come la nostra possono alzarsi in piedi e avere momenti di gloria, che forse nomi blasonati non provano più.
- A&B - A te un ultimo messaggio per i fan e per coloro che leggeranno con interesse questa intervista. All Hails DRAKHEN! - Nome Intervistato - Ragazzi grazie per la fiducia che ci concedete. Crediamo sempre nei valori giusti che la vita ci offre e mettiamo da parte avidità, violenza e razzismo, vedrete che tutti staremo un po’ meglio e daremo ai nostri figli un po’ più di speranza. Che le saette di Thor ci diano la forza di crederci sempre…Hails
DRAKHEN
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