Melodie d'estrema sintesi emotiva, suoni ruvidi che si sciolgono in motivi incisivi, ad incastrarsi in un rock orecchiabile.
Voce che poco sembrerebbe appartenere a sonorità dal sound categoricamente rock, ma che ben s'intreccia alla trama sonora dei brani, rivendicando una forma d'insofferente ribellione comunicativa. Originale peculiarità della band, il basso, che ben sostituisce l'irriverente protagonismo delle consuete chitarre, vantando una notevole presenza sonora e trasformandosi, di fatto, in un sorprendente punto di forza. Tappeto musicale che sembra appartenere a se stesso, in un ambiente sonoro nell'ambito del quale gli strumenti si abbracciano senza mai retrocedere nè distaccarsi gli uni dagli altri, in una musica che coagulandosi, si dimena insofferente tra suoni distorti e mai stanchi. Unica debolezza, la qualità audio dell'Ep, che pare non attribuire legittima giustizia alle sonorità dei Fraulein Rottenmeier, incastrati in suoni talvolta inscatolati, ma che pur sempre riescono a rivendicare la propria incisività ed infine ad emergere, scaraventando una grinta inaspettata. Da non trascurare, l'estrema cura per i testi, parole di nuda verità si insinuano in un genere dal quale ci aspetteremmo maggiore spensieratezza e meno crude riflessioni. Ammirevoli giochi di parole. 68/100
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Giorgio Laini: Voce Anno: 2008 Sul web: |