Solo 24 mesi fa, grazie all'ottimo Doom of Destiny ripresero quota appieno regalandoci un disco di classico Power Metal dalle grandi melodie ed oggi, i teutonici Axxis tornano con questo Utopia, album n.13 della sterminata discografia della band germanica che non solo da la possibilità a Bernhard Weiss di festeggiare i 20 annni di carriera (è l'unico membro rimasto della prima formazione), ma da modo anche di presentare al grande pubblico il nuovo batterista: Alex Landenburg.
Registrato presso i Soundworx Studio (di proprietà della band), a Gerstetten, Germania, questo Utopia non cambia di una virgola il sound che la band ormai ha acquisito da qualche anno a questa parte: Power melodico e raffinato, pieno di tocchi di classe, prodotto in maniera ineccepibile (come nella miglior tradizione del genere) e suonato con grande perizia ed attenzione verso il proprio pubblico, le 11 tracce qui proposte non sono altro che il consolidamento di una carriera iniziata nel 1989 e che vede oggi gli Axxis tra gli artisti di punta del Rock duro tedesco. Difficile restare indifferenti dinnanzi al grande respiro armonioso dell'epica titletrack, oppure all'ottima parte di batteria di "Last Man On Earth", mentre è la chitarra solista ed essere protagonista in "Fass Mich An", cantata in lingua madre. La ballata "Father's Eyes" è soltanto l'altra faccia della medaglia del sound degli Axxis, che gode di una grande prestazione vocale di Bernhard Weiss, mentre è con pezzi come la semplice e diretta "The Monsters Crawl" che si da la possibilità all'ascoltatore di canticchiarsi il chorus sin dal primo ascolto; "Eyes Of Child" è Power fino al midollo e dimostra la grande verve profusa dai 5 in questo disco, anche se è nella parte finale che possiamo riscontrare le cose migliori. "Heavy Rain" ad esempio, risulta essere tra gli episodi più ispirati del lotto grazie ad un ritornello semplicemente esplosivo dove il cantato gode di diverse tonalità nei 4 minuti e mezzo del pezzo, "For Will I Willd Die" è una marcia cupa e martellante, dal grane tiro e ritmo, mentre è in conclusione che arriva la vera gemma: "Underworld". Aperta da testiere, il brano progredisce veloce e diretto, penetrando per tutta la sua durata i timpani grazie all'utilizzo della doppia cassa, che conferisce al tutto un potenza davvero impressionante. Obbiettivamente, Utopia è l'ennesimo centro degli Axxis, pur risultando alla fine indubbiamente meno fresco ed irruento del suo diretto predecessore, ci dona poco meno di 50 minuti di buona musica senza sfociare necessariamente nel miracoloso, e dopo due lustri non è poi cosi poco. 75/100
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Bernhard Weiss: Voce Anno: 2009 Sul web: |