Per chi non li conosce, vorrei chiarire che i Latte Miele, non fanno parte di quella schiera di gruppi italiani come La Bottega Dell’Arte, I Cugini Di Campagna, Gli Alunni Del Sole, qui di smielato c’è solo il nome, in quanto la band fa parte del nostro storico rock progressivo, dove la parte sinfonica era molto più accentuata.
La loro carriera è stata sempre un po’ nascosta, quasi in sordina, eppure hanno inciso buoni lavori, come “Passio secundum Mattheum” del 1972, un’opera fortemente influenzata dalla musica classica e precisamente da Bach ed i testi basati sul Vangelo e come “Papillion”, altra lavoro dove la musica classica regna sovrana, con ispirazioni prese direttamente stavolta da Beethoven. Poi la discesa verso una forma di canzone più commerciale che li porta anche a Sanremo. Poi il buio totale, il batterista Alfredo Vitanza collabora con i New Trolls e ne è ancora parte nelle varie formazioni odierne. Oggi decidono di ritornare, ma con quel rock progressivo e sinfonico degli esordi e sono riusciti a dar vita ad un grande disco che cerca di essere la colonna sonora della storia e dei viaggi di Marco Polo. Marco Polo Sogni e Viaggi è dunque un ottimo lavoro che ci riporta a quel rock progressivo italiano che viene amato anche in altri Paesi. Logicamente, per quanto riguarda i testi ci troviamo di fronte un concept che parla della vita di Marco Polo, con situazioni anche drammatiche come “Il Sogno” e “I Crociati” ed altri più epici come “San Marco”, buone anche le parti vocali e le divagazioni strumentali dimostrano che la band ci sa fare ancora. Ci sono anche altri brani degni di menzione, come “Il Deserto Del Gobi”, dove violino e moog disegnano paesaggi suggestivi ed ancora “Pechino” e “Kubilai Kan”, la prima sinfonica ed acustica e la seconda che ha quelle atmosfere orientali per portarci proprio a vivere con Marco Polo i suoi viaggi in terra nella suggestiva Cina. Praticamente la colonna sonora di una storia che affascina un po’ tutti. Un gradito ritorno senza ombra di dubbio. 75/100
|
Marcello Giancarlo Della Casa: Chitarre, voce Anno: 2009 |