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Schizophrenia
Teach Me Love

Ascoltare gli Schizophrenia (nome quanto mai appropriato per una band del genere) mi ha riportato d'istinto alla mente formazioni del calibro di Plasma Pool, che verso gli anni Novanta anticiparono profeticamente quei ritmi ossessivi che scandiscono la nostra società attuale. Non a caso, il suono e le liriche degli Schizophrenia interpretano chiaramente il mal di vivere di un mondo che ha smarrito i veri valori della vita, consumandosi velocemente in un atto di sfrenato autocannibalismo consumistico.

Teach Me Love, questo il titolo dell'album, si apre con una potente traccia intitolata semplicemente "It's", caratterizzata da suoni distorti e ritmi meccanici che sembrano filtrati dalla cornetta di un vecchio apparecchio telefonico, insolito tapis-roulant sul quale il vocalist (di chiara matrice metal) urla a squarciagola tutta la propria rabbia contro la dittatura del consumismo (idea che ricalca quella espressa da Erich Fromm nel suo seminale saggio "Fuga dalla Libertà").

Segue l'energica "Priceless", che benché non si discosti molto dalla soluzione sonora adottata nella traccia d'apertura, si caratterizza subito per ritmi più frenetici e saltellanti. Con "Checkmate" - terzo episodio del disco - gli Schizophrenia aggiungono una dose di metallo in più nella loro ricetta industrial. La formula sonora del combo si arricchisce ulteriormente in "Milkshake", che si contraddistingue immediatamente per intriganti e visionarie trame chitarristiche, suggestivi sample ed un possente drumming.

La traccia successiva, "End;", è un lento brano strumentale che ci "disegna" - attraverso i suoi suoni sintetici - scorci di un cyber-mondo sempre più vicino, che come un ponte virtuale ci conduce al sesto solco, "Dry Water", ove predomina invece un'affascinante commistione in bilico tra il genere dance ed il metal più violento. "N : 0" suona ancora più estrema e sferragliante della traccia precedente, tanto da riportare alla mente composizioni post-metal à la Slipknot! Tendenza che non si affievolisce affatto nel brano successivo, "Democracy Sucks", che macina monolitici ritmi industriali e dicta abrasive parole al vetriolo: «Dictatorship of Democracy / Baring false supremacy / Denial of liberty / Obey the conjury».

Ma l'aggressività si smorza d'un tratto nella nona traccia, "Vuoto IN", secondo e breve brano strumentale dell'album, che ci trasporta in futuristici scenari metropolitani degni di una pellicola cyberpunk. Il penultimo brano "Mother Screen Teach Me Love" è un' adrenalinica raffica di ritmi e parole spalmati su di un rumoroso tappeto sonoro che sintetizza alla perfezione tutto il senso di profonda alienazione che caratterizza i nostri tempi, dal quale spuntano a sorpresa una accattivante chitarra funky ed un refrain assassino: «Seen on TV / Bet it's for real / All I can see / All I can feel / Mother screen teach me». L'album si conclude degnamente con un ultimo ed intenso episodio strumentale dal titolo "End.", scritto questa volta con il punto.

A molti quest'album potrà forse non piacere, ma per chi vuole invece stare alla larga dalle "canzoni di successo", potrà sicuramente trovare in Teach Me Love una valida alternativa musicale, perché gli Schizophrenia sono un'orgogliosa band italiana che con coerenza e ferrea determinazione ha deciso di sfuggire alle logiche di mercato, non solo criticandolo aspramente attraverso i propri testi, ma offrendo anche la possibilità di scaricare gratuitamente questa fatica discografica dal loro sito ufficiale (con tanto di lussuoso libretto in formato pdf!), in piena sintonia con la filosofia della "Creative Commons license", per la libera diffusione del sapere e dello scambio culturale reciproco.

80/100


Andy Thorne: Voce
Marco Guglielminetti: Basso
Emanuele Mannocci: Chitarre, synths, programming

Anno: 2009
Label: Autoprodotto
Genere: Industrial

Tracklist:
01. It's
02. Priceless
03. Checkmate
04. Milkshake
05. End;
06. Dry Water
07. N : 0
08. Democracy Sucks
09. Vuoto IN
10. Mother Screen Teach Me Love
11. End.

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