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Samael
Lux Mundi

Anticipato qualche mese fa dal buon EP Antigod, i Samael tornano sulle scene con questo attesissimo Lux Mundi, lavoro che arriva, a detta del leader della band elvetica Vorph, dopo un periodo di crisi interna che ha portato i 4 vicini allo scioglimento. A sarebbe stata una gran perdita per il metal estremo europeo, dato che i Samael sono una formazione che ha cambiato pelle più volte in oltre 20 anni di carriera: dagli esordi di black metal esoterico passando all'industrial con pesanti contaminazioni elettroniche di fine anni '90 e tornano parzialmente sui propri passi nel recente passato con Above, disco non apprezzato in toto dai fan, che però sono sempre stati stupiti positivamente da tante variazioni stilistiche (ed anche la critica).

Lux Mundi continua sostanzialmente sulla medesima scia creativa, confermando l'ottima vena compositiva, mixando con convinzione elementi di puro black esoterico e oscuro a inserti più rock, dove di tanto in tanto si nota anche un certo gusto per la melodia sopraffino (come nel caso dell'opener "Lux Mundi" e la successiva "Antigod"). Tranquillizzando il fan storico del combo rossocrociato possiamo dirvi che non mancano le scariche di synth e tastiera che ormai caratterizzano da almeno un lustro in maniera netta il sound dei Samael, dove Xy sembra divertirsi a colorare un sound maligno a groove, che ben si materializza nella ottima "Mother Night", che ci ricorda le atmosfere bordarline di Passage, forse il disco più bello mai partorito dalla band. Il momento esoterico/sabbatico è garantito con "Pagan Trance", con esplosioni chitarristiche/tastieristiche dal taglio epico ed una prova di rara malignità a cura dell'istrionico Vorph.

L'accoppiata Makro/Masmiseim sembra essere più incisiva e creativa, sopratutto col primo che dispone sempre di un interessante e vario working guitar (in "In Gold We Trust" si traveste quasi da virtuoso per 3 minuti e mezzo). A favore della raccolta anche una produzione compatta e calibrata, che mai prende il sopravvento sulla composizione, anche se forse in alcuni casi non sempre le idee sembrano essere focalizzate al 100%, cercando sempre di trovare un giusto equilibrio crossoveristico al brano, capita che si tenda più a confondere l'ascoltatore, portandolo alla fine ad uno stato di semi confusione ("For A Thousend Years" pare un episodio incompiuto, una sorta di demo).

Ma alla fine i Samael nel bene e nel male sono anche questo, una band che non pretende si essere capita nella sua interezza espressiva, ma che invece pretende il massimo da se stessa, come artigiani del metal costruiscono brani sempre complessi (spesso anche liricamente) e stratificati, accettando anche di perdersi qualche volta in un bicchier d'acqua. Lux Mundi è anche questo, prendere o lasciare.

75/100


Vorph: Voce e chitarra
Makro: Chitarra
Masmiseim: Basso
Xy: Tastiere, programming e batteria elettronica

Anno: 2011
Label: Nuclear Blast/Audioglobe
Genere: Industrial/Black Metal

Tracklist:
01. Luxferre
02. Let My People Be!
03. Of War
04. Antigod
05. For A Thousand Years
06. The Shadow Of The Sword
07. In The Deep
08. Mother Night
09. Pagan Trance
10. In Gold We Trust
11. Soul Invictus
12. The Truth Is Marching On

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