I R.E.M. ci hanno fatto una promessa: dopo le sbandate politico\intimiste del discutibile Around The Sun produrranno un’album rock alla vecchia maniera.
I concerti tenuti dalla band di Athens la scorsa primavera a Dublino dove hanno presentato alcune nuove composizioni sembrerebbero dare ragione a Stipe e co., ma per constatare se la promessa verrà mantenuta veramente appieno dovremmo attendere la prossima estate. Nel frattempo, questo primo live album ufficiale su disco, può essere considerato come antipasto più che gustoso di quello che assaporeremo. Infatti, Live si presenta in un’elegante confezione digipak con due cd ed un dvd, che trattano (forse non casualmente) due tappe dell’ ”Around The Sun Tour” tenute dalla band al Point Depot di Dublino il 25 e 27 febbraio del 2005 e già a partire dalla scaletta, c’è da leccarsi i baffi. Il bilanciamento tra perle meno acclamate e classici del loro repertorio è perfetto, ricoprendo così almeno 25 anni del loro viaggio musicale sospeso tra rock pop romantico e divagazioni indie e country. Si parte subito forte con “I Took Your Name”, contenuta nel loro disco più aggressivo e ruvido, quel Monster del 1994 che fu dedicato a Kurt Cobain: il pezzo, se possibile, è ancora più graffiante ed incisivo nel chorus rispetto all’originale su disco. “Cuyahoga” è un passo ancora più indietro, dove la flebile voce di Michael Stipe (meno incisiva che in passato ma sempre bellissima ed assai espressiva) viene accompagnata dal bassista Mick Mills, che solo qualche minuto dopo prenderà posto dietro l’Hammond per attaccare con le prime note della romantica "Everybody Hurts", uno degli evergreen in casa R.E.M.. Le emozioni aumentano man mano che il concerto prosegue, ma senza dimenticare la carica di rock’n’roll in pezzi up-tempo come “Bad Day”, oppure in “The Great Beyond”, qui velocizzata rispetto alla versione studio e meno carica di pathos, ma ugualmente pregevole. Attraversato un momento più “politico” e di critica verso l’amministrazione Bush con l’accoppiata “I Wanted To Be Wrong” e “Final Straw” ci si accorge di essere arrivati alla fine del primo cd cantando a squarciagola il ritornello di “Imitation Of Life”. Così come per il primo, quando si piazza nel lettore il secondo dischetto, si inizia con un altro pezzo da Monster, questa volta con la più famosa “What’s The Frequency, Kenneth ?”; “Drive” distilla lacrime e nonostante i 15 anni di età f a venire sempre la pelle d’oca, mentre con “(Don’t Go Back) To Rockville” il tuffo è di ben 23 anni indietro, con Mills che si appropria del microfono ( e di capello da cow boy arrivato sul palco un istante prima) e come special guest Daniel Ryan dei The Thrills a supportare Buck (splendida la sua prestazione alla sei corde) alla seconda chitarra. Si chiude con la scatenata ed elettrica “I’m Gonna Dj”, uno scarto dell’ultimo album (inspiegabile, visto l’ottima qualità che il pezzo dimostra in sede live) e “Man On The Moon” dedicata al comico Andy Kaufman. Ma qui, l’uomo della luna è Stipe, che dona l’ultimo brivido ad un platea entusiasta ed appagatissima dopo più di 100 minuti di grande musica. Capitolo DVD: come già detto sopra, nel supporto video si ricalca pari pari la scaletta dei due cd, con la regia di Blue Leach che si è sbizzarrito non poco giocando con parecchie telecamere e con le luci (blu ed arancione i colori dominanti) installate sul palco. Leach si dimostra creativo assemblando diversi stili di regia, ma qualche volta si ha la sensazione che il montaggio sia stato troppo frettoloso ed approssimativo, questo, senza nulla togliere alla magia musicale dei R.E.M., che resta intatta. Peccato per la totale assenza di extra e dei sottotitoli (fondamentali a parere del sottoscritto). In conclusione, dopo una raccolta di successi ed un doppio disco di vecchie composizioni varie del primo periodo, negli ultimi 4 anni ci si può domandare se questo Live fosse davvero indispensabile, se valga la pena l’acquisto pur non essendo collezionisti o fan accaniti. Beh, qui ci sono acquarelli sonori senza tempo, pronti a riscaldare i nostri cuori infranti oppure pronti a gioire con le melodie solari e splendide imbastite da questo terzetto senza tempo. Può bastare come risposta? 80/100
|
Michael Stipe: voce Anno: 2007 |