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Disillusion
Gloria

I teutonici Disillusion pubblicano a 2 anni di distanza dal loro buon debut "Back to Time of Splendor" questo nuovo lavoro dal titolo "Gloria" sorprendendo e non poco lo smanioso recensore che con tanta brama si attendeva l'evoluzione del precedente che tanto aveva ben impressionato chi vi scrive, il caro "Back To Time Of Splendor", ricco delle sue melodie Progressive Death Metal, ecco proprio quel sound, quelle composizioni potete dimenticarle, su questo "Gloria" di quella musica non c'è traccia alcuna, manco a cercarla con il lanternino. Un brusco stop, una involuzione ed un cambio di rotta non indifferenti, si è infatti passati come detto da un Progressive Death Metal aggressivo e devoto a band come Opeth e Soilwork ad un miscuglio indefinibile ed indecifrabile di nu-metal, industrial e dark/gothic dal risultato finale davvero poco lusinghiero, per i Disillusion.

Praticamente scomparso completamente il growl in compenso è arrivata l'elettronica, i loop, la voce filtrata e le campionature in quantità industriale, passi per i cori femminili talvolta presenti e dal sottoscritto sempre molto apprezzati ma che nel contesto del sound proposto ci stanno un pò come i famosi "cavoli a merenda".
Scomparse poi completamente le suite di lunga durata come "Back to Time of Splendor" o l'eccezionale "The Sleeps of Rustless Hours" in favore di brani mediamente lunghi poco più di 4 minuti.

Peccato perchè tra le varie tracce c'è ben più di qualche spunto interessante ma si perde nel mare dell'indecifrabilità, delle composizioni spesso arraffazzonate e noiose, forse infatti c'è stata troppa voglia di strafare, voglia di sperimentare, voglia di evolvere verso un sound più di ampio respiro ma alla fine l'impressione che se ne ricava e che per voler mettere troppe idee e troppe contaminazioni il songwriting risulti troppo confusionario per essere piacevole, insomma un cambio di rotta troppo repentino, troppo deciso e troppo inaspettato.

Peccato perchè tanto mi avevano entusiasmato al debutto e tante aspettative riponevo, quanto invece mi hanno deluso con questo secondo lavoro, ma dal gruppo che ha scritto "The Sleeps of Rustless Hours" non mi aspettavo certo un cambiamento di sound così repentino, non mi resta che tornare a riascoltare proprio "The Sleeps of Rustless Hours".

45/100


Vurtox (Andy Schmidt): Voce, chitarre, basso, tastiere
Rajk Barthel: Chitarre
Jens Maluschka: Batteria

Anno: 2006
Label: Metal Blade
Genere: Nu-Electronic-Metal/Industrial

Tracklist:
01. The Black Sea
02. Dread It
03. Don't Go Any Further
04. Avalanche
05. Aerophobic
06. The Hole We Are in
07. Save The Past
08. Lava
09. Too Many Broken Cease Fires
10. Untiefen

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