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Cabaret Sauvage
EP Live

Dalla patria del gianduiotto arrivano i Cabaret Sauvage, nati nel 2007, ma la cui line-up si completa l’anno dopo con l’entrata di Alessandro al basso. Il tratto distintivo di questo gruppo torinese è l’attività live (nell’estate 2010 ha superato i 100 concerti) e grazie alla loro tenacia sono riusciti a organizzare show anche fuori dal loro “habitat”, ad esempio ad Ancona, Milano, Pisa, Sanremo, Saint Tropez, Nizza, Marsiglia. Nel 2009 autoproducono il loro primo CD, omonimo, composto da dieci tracce cantate in inglese e in italiano. L’uscita dell’album coincide con la partenza del Timidi Eroi Tour, oggetto di grande attenzione da parte del pubblico e della critica. In seguito il nostro quartetto sente l’esigenza di ricercare nuove sonorità, più forti e sporche, e testi che riflettano la triste realtà di oggi; tutto questo è decantato nel loro EP Live, uscito il 5 novembre 2010, registrato all'Asti Nuovi Rumori Festival, che contiene cinque brani, tutti in italiano, di cui quattro inediti.

Si comincia con “Il mondo reale” che mette a fuoco uno scenario indubbiamente attuale. La parola chiave è miseria senza dignità, caratteristica proprio del nostro mondo. Esso infatti presenta una condizione a dir poco precaria; questa situazione viene suggerita all’inizio da una melodia malinconica, che sfocia in seguito in un sound più forte, dato da percussioni, riff di chitarra ed effetti sonori, come per sottolineare un possibile sfogo. “Il paese dei ciechi” potrebbe invece essere considerata tranquillamente un insieme di frasi e pensieri della gente che ci circonda messi in musica. Il testo, infatti, grazie anche ad un ritmo molto rock, appare come una denuncia della società moderna del consumo e di tutti i suoi attributi (egoismo, cupidigia e indifferenza). Nel brano “Sei e quaranta” i Cabaret Sauvage arrivano ben un’ora in anticipo di Lucio Battisti, attraversando una strada diversa. Questa strada è piena di insidie ed ostacoli che possono traviare l’uomo e portarlo verso la perdizione, ma in ogni caso egli dovrà fare i conti con Dio e ciò viene sottolineato dal refrain arricchito dalle note dell’armonica e dal gioco tra voce e coro.
La penultima traccia è “Amore noise”: già dal titolo si può ben capire che la carica rock dai tratti noise è insita in questa canzone. I Leitmotiven sono pensiero e amore, due concetti strettamente legati tra loro, come lo sono le melodie cariche di adrenalina e quelle più calme e riflessive qui presenti. Per finire vi è “Timidi eroi”. Quest’ultimo brano dà il nome al tour organizzato dalla band, ma può essere anche un buon appellativo rivolto a questi giovani artisti. Il sound che ne scaturisce è energico (il motivo suonato dalle chitarre fa pensare a “Immigrant Song”), grazie anche al dialogo tra le due voci presente nel ritornello.

Questo live è stato realizzato con cura e ogni canzone, con le sue sonorità suggestive, può donare all’ascoltatore un diverso spaccato della vita quotidiana, di tutto ciò che ci circonda e di una visione del mondo in negativo, ma proprio per questo si può parlare di realismo.

Inserire il voto in centesimi, ad es: 70/100


Umberto: Voce, chitarra acustica e armonica
Federico: Voce, batteria e chitarra
Simone: Chitarra
Alessandro: Basso

Anno: 2010
Label: Autoprodotto
Genere: Indie/Garage/Noise

Tracklist:
01. Il mondo reale
02. Il Paese dei ciechi
03. Sei e quaranta
04. Amore noise
05. Timidi eroi (capra)

Sul web:
Cabaret Sauvage @MySpace

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