È un vero peccato che il potenziale esecutivo e creativo del grande Claudio Simonetti, sia ormai relegato alla sola compagine coveristica.
Se si esclude, infatti, il recente album "The Devil Is Back", quasi interamente composto da inediti, la discografia dei Claudio Simonetti's Goblin, organico messo in piedi dopo l'ennesima rottura con il gruppo madre (che, dopo alcune defezioni, comprende oggi l'ex New Goblin e ex Daemonia Bruno Previtali e due nuovi membri), è composta quasi esclusivamente da antologie ("The Best Of Italian Rock", "Music For A Witch" e "The Very Best Of Vol. 1") o riedizioni di album storici (come "Dawn Of The Dead" o lo stesso "Profondo Rosso"). Questa nuova edizione risuonata è del tutto inutile, come lo era la precedente del 2015 (l'abbiamo ampiamente demolita QUI) e quella precedente ancora, incastrata a forza nell'altrettanto superfluo Horror Box). Ovviamente si tratta di pezzi suonati egregiamente e anche apprezzabilmente rinnovati, nel sound complessivo, che risulta ammodernato, senza che il messaggio sonoro originario sia penalizzato da gratuite deformazioni o deturpazioni. Tuttavia, operazioni del genere - totalmente prive, peraltro, di qualsivoglia inedito - non aggiungono nulla di nuovo all'album originario che, a distanza di 45 anni, non perde un filo di potenzialità, risultando tuttora attuale senza la necessità di rivisitazioni sterilmente reiterate, tutte infettate dal morbo della becera equipollenza. Di quella prima edizione, quindi, è caldamente raccomandato l'acquisto mentre l'inutile clone qui recensito è a stento consigliato ai completisti dell'universo gobliniano.
|
Claudio Simonetti: keyboards Anno: 2020 tracklist:
|