In copertina campeggia il vecchio logo dei Goblin e viene riportata la scritta "Original Soundtrack" nonché l'avviso "40th Anniversary Edition". Parrebbe un'operazione di remastering ma, a ben vedere, sopra al citato logo, compaiono nome e cognome di Claudio Simonetti e sul retro non c'è traccia alcuna dei vecchi membri, a parte il citato tastierista. Per farla breve, il titolo è ingannevole, riportando in chiave rivisitata la storica colonna sonora. Potremmo dare l'impressione di bocciare l'iniziativa, come facemmo per il deludente "Horror Box" (lo abbiamo recensito QUI), sempre ad opera della medesima formazione, ed invece ne parliamo bene, sebbene con alcune riserve. La formazione è quella dei Daemonia (e non soltanto, come vedremo), che oggi, dopo che due dei suoi membri hanno militato nei New Goblin, è stata ribattezzata "Claudio Simonetti's Goblin". Sono anni che questo organico - lungi dal proporre nuova musica - reitera la pubblicazione dei classici della band in versione risuonata, peraltro in chiave un tantino più heavy. Per questo motivo, il primo lato del vinile va dimenticato, riportando per l'ennesima volta esecuzioni già sentite, che peraltro si sospetta essere già state pubblicate nel citato "Horror Box" e nell'Ep "Murder Collection". Girando il disco, invece, il discorso cambia: vi sono pubblicati 4 brani dal vivo ed uno in studio ad opera dei Daemonia (anno 2000) e dell'organico ribattezzato Simonetti Horror Project, che calcava le scene nei primi anni '90. A parte la censurabile iniziativa di stampare nello stesso titolo due versioni di "Death Dies" e ben tre di "Profondo Rosso" (alcuni dei quali, peraltro, già apparsi su cd a nome delle citate band), le rivisitazioni sono tutte avvincenti: pregevoli arrangiamenti inediti e accattivanti nuovi innesti esecutivi rendono queste versioni interessanti e carismatiche. L'ultimo brano, peraltro, una "rock version" di "Profondo Rosso", è anch'esso dal vivo, cosa non segnalata in copertina. Ne consegue che l'opera ha una sua validità intrinseca, ovviamente consigliata ai soli completisti della band, che qui possono trovare per la prima su vinile brani in passato apparsi in CD, ma mai sotto la sigla Goblin (seppur qui utilizzata in forma derivativa), peraltro in una confezione accattivante che vede la presenza di un flyer (non un poster, come pomposamente evidenziato in copertina) e un 33 giri in vinile rosso. |
Claudio Simonetti: tastiere Anno: 2016 |