Il sodalizio artistico tra Aldo De Scalzi e Roberto Pischiutta, in arte Pivio, nasce nei primi anni '90, dopo che, nel decennio precedente, il primo aveva svolto le mansioni di fonico in occasione di alcuni concerti degli Scortilla, gruppo dell'altro. Con l'esordio "Maccaia", a cui fanno seguito "Mirag" e "Deposizione" (il terzo è uscito a nome "Trancendental"), manifestano di subire l'ascendenza della cultura mediorientale, peraltro contestualizzata in ambiti progressive e new wave, retaggio rispettivamente di Aldo (fondatore negli anni '70 del gruppo prog Picchio dal Pozzo) e di Pivio (esponente nel decennio successivo, con i citati Scortilla, del movimento new wave). Successivamente, i due si dedicano al mondo delle colonne sonore, sonorizzando, tra gli altri, film diretti da Ferzan Özpetek, Giovanni Veronesi, Pino Quartullo, Manetti Bros., Alessandro Genovesi, Alessandro Gassmann. In ogni occasione, essi riescono a calarsi perfettamente nei contesti espressivi di ciascun lungometraggio, attingendo da differenti ed eterogenee culture musicali, manifestando piena aderenza e totale osmosi: che si tratti di musiche a vocazione turca o di sonorità che subiscono l'ascendenza della cultura partenopea - senza contare gli alvei pop, rock e medio orientali, così come le atmosfere “action” tipiche di certe compagini d'oltre oceano - il duo è sempre riuscito nel tempo a manifestare eclettismo, spirito di adattabilità, piena attendibilità. Non stupisce, pertanto, che le ambientazioni tipicamente funky studiate dalla coppia per un personaggio cool e al tempo stesso trasversale come L'ispettore Coliandro, appaiano assolutamente azzeccate: in tal senso, l'album trasuda della cultura tipica della blaxploitation, peraltro presente in larga parte anche nell'arte registica dei Manetti Bros., pur in assenza di attori di origine afroamericana. La negritudine di fondo, che è la componente fondamentale, quando si parla di questo genere, letteralmente domina lo spettro musicale espresso dai numerosissimi musicisti interessati al progetto, generalmente descritto con sguardo attento agli anni '70, come dimostrano chiaramente brani cardine come "Only for the money", "Xtra girl", "Super Blaster", vere e proprie signature song dell'intero progetto. Questo range sonoro non viene tradito anche quando la musica prende vie inusuali, generalmente dettate da altri generi, come in "Queen Crimson", dove è evidente anche l'influenza progressiva di stampo italico, o "Quarto tema" che subisce chiare influenze hard. In tal senso, appare a dir poco geniale la contestualizzazione di strumenti desueti, per questo tipo di ambientazioni, come il cello e il flauto, il secondo dei quali suonato a vocazione irruenta (in ben otto brani) dal compianto Vittorio De Scalzi (che, peraltro, anche canta splendidamente in "The Winner"), motivo in più per attenzionare maggiormente questo prodotto discografico. L'opera - valorizzata dal vinile nero 140gr e da una cover con nobilitazione ed effetto 3D - è la prima di quattro volumi tematici, miracolosamente pubblicati in vinile (in precedenza, le musiche di questa serie erano uscite soltanto nel formato cd), dalle label Rai Com e Creuza S.r.l., magistralmente dirette dal blasonato marchio Music Day, dietro al quale si cela il vulcanico Francesco Pozone, qui impegnato per la prima volta nella realizzazione di un'uscita vinilica con risultati eccellenti (e non poteva essere altrimenti, considerato che egli è considerato il deus ex machina delle fiere del disco da collezione nel centro Italia). Proprio all'ultima edizione del Music Day Roma - Giornata del collezionismo musicale (tenutasi nella Capitale il 24 Settembre scorso), l'uscita è stata presentata in anteprima alla presenza dei due compositori. |
tracklist: Anno: 2022 |