Non è semplice per una artista ripetersi ad un livello considerevole musicalmente parlando, tuttavia il chitarrista australiano Brett Garsed può essere inserito di diritto nella categoria degli eletti in tal senso. In realtà questa categoria è semplicemente quella dei professionisti a tutto tondo, che non hanno bisogno di affidarsi solamente alla tecnica ed alla velocità nell'esecuzione pensando che tutto il resto sia accessorio.
A tal proposito Garsed ha pensato bene di inforcare la strada solista, dopo aver sperimentato alcune notevoli collaborazioni, tra le quali figurano al suo attivo ben due lavori con il chitarrista T.J. Helmerich, notevole soprattutto Quid Pro Quo. Per l'occasione si avvale di due bravi collaboratori come Ric Fierabracci al basso elettrico e Toss Panos alle percussioni. Le aspettative vengono superate abbondantemente perchè Garsed spiazza un pò tutti scegliendo una mutazione molto marcata a livello compositivo rispetto ai suoi precedenti lavori, mettendo in parte da canto la elaborazione di pezzi eccessivamente articolati, per valorizzare maggiormente l'interplay e il feeling tra i tre musicisti. In realtà Big Sky non rinuncia giammai a proporre all'ascoltatore picchi notevolissimi di tecnica cristallina con soli elaborati dello stesso Garsed, ma sempre con un occhio di riguardo per l'essenzialità e per la modernità del suono. Garsed, come detto, per quest'album impiega un diverso stile compositivo che solo in parte ripropone le soluzioni privilegiate con Helmerich; infatti volutamente rifugge dall'impiego di linguaggi eccessivamente articolati come si può notare ascoltando i primi cinque pezzi dell'album davvero di livello, soprattutto Brothers che rifulge per validità compositiva e di esecuzione e Fu'd Fight per la massiccia energia riversata nel pezzo. In particolare merita rilevare l'accuratezza del lirismo che rende i brani estremamente emozionanti. Sul versante squisitamente tecnico Big Sky è un album quasi inappuntabile, Garsed vi innesta tutti i valori aggiunti del suo ampio repertorio tecnico che muove dal formidabile impiego dello slide al notevole legato fino a giungere all'elevatezza dello sweep con le dita. Nel complesso la scelta dei suoni privilegia la parsimonia e l'essenzialità con l'assenza di effetti distorsivi eccessivamente compressi, soluzione che valorizza ancora di più, se ce ne fosse stato bisogno, la tecnica individuale dei tre musicisti. Con Big Sky Garsed si conferma a livelli pregevoli confermando l'unicità del suo stile e una grande musicalità che non sono poco di questi tempi. |
Brett Garsed: Chitarra Anno: 2004 |