I Morod nascono per volontà del chitarrista Tiziano Piu che, desideroso di dare corpo e sostanza a brani di sua composizione risalenti alla fine degli anni ‘90, rimasti fino ad oggi inediti, costituisce un gruppo stabile coinvolgendo il bassista Alberto Pisanu e il batterista Fabio Muscas. Così composto, il trio avvia le registrazioni presso i Greenstudio di Quartu Sant'Elena e pubblica, nell’agosto di quest’anno, un esordio strutturato su 8 brani “stilisticamente fedeli ai primordi” che - si legge nella loro pagina web - presentano una semplicità negli arrangiamenti e nelle melodie “rimasta immutata per non stravolgere le emozioni, la rabbia e i sogni di quegli anni”.Ed infatti, l’ossatura sonora di questi pezzi ricalca in pieno il pathos di certo grunge granitico ma malinconico tipico di quel particolare periodo storico. Tutt’altro che impetuosi, lontani dagli impeti del grunge più veemente, i Morod assumono posizioni salde e granitiche, sebbene attestate su ritmi lenti, cadenzati, talvolta ipnotici, peraltro cristallizzati da una voce quasi sempre sofferta, autrice di melodie vocali pressoché ombrose. Ne consegue che - particolarmente cupa, profonda, a tratti fosca – l’opera tutta manifesta vicinanza alle seminali esperienze sonore dei primissimi Soundgarden o ai lavori più elegiaci di Alice in Chains, Nirvana e Stone Temple Pilots, con l’unica eccezione rappresentata da “Sei Acceso”, brano due volte particolare: è l’unico cantato in italiano; è l’unico che palesa una certa prossimità al rock italiano tipico di gruppi come Verdena e Marlene Kuntz. Insomma, l’asprezza vocale espressa dall’autore dei brani e le sonorità plumbee che caratterizzano l’opera tutta, tipizzano quest’ultima quale apprezzabile e godibile testimonianza discografica. In particolare, la ruvidità esecutiva che permea 20 - lungi dall’essere considerata una debolezza, come vuole la migliore tradizione estetica del compianto genere grunge – rappresenta un vero e proprio punto di forza, espressione genuina del disagio e dei turbamenti giovanili del particolare periodo storico durante il quale i brani sono stati concepiti. 70/100
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Tiziano Piu: Voce, chitarre Anno: 2012 |