Home Recensioni Album June 1974 - The Soundscape Of The Muse

June 1974
The Soundscape Of The Muse

Pur non essendo mai stato un grande appassionato di musica elettronica nel senso più ampio e trasversale del termine (nella quale voglio intendere sopratutto la dance e tutte le sue diramazioni stilistiche), ho sempre avuto un debole per Federico Romano, che tramite l'alter ego artistico June 1974 sono ormai tre anni che viene recensito puntualmente su A&B. Il 38enne polistrumentista laziale, della quale ormai non si tengono più a freno le uscite (sopratutto gli EP anticipativi a veri e propri album di inediti) torna sul mercato in questi giorni con The Soundscape of The Muse, disponibile solo online attraverso l'etichetta Visionaire Records a partire dal 14 maggio.

La release, composta da 10 tracce ci consente nuovamente di tessere le lodi di questo personaggio abbastanza inusuale (per esempio nessuno sa che volta abbia), capace attraverso l'utilizzo della sua musica di esprimere un'emozionalità davvero unica, aggiungendo per questo lavoro anche un ampio utilizzo della chitarra (l'ospite Tommy Talamanca dei Sadist ha prestato la sua sei corde in parecchie tracce - e il disco è stato registrato presso i Nadir Studio dell'altro Sadist - Trevor) rendendo cosi la musicalità di June 1974 più spumeggiante, non disdegnando per l'occasione anche qualche deliziosa incursione in territori pop come nell'opener, frizzante e dalle trame spagnoleggianti "Amnesia", poi ripresa - come a voler chiudere un cerchio - nel brano di chiusura "Post From Heaven".

Nel mezzo la musica di qualità è tanta: "The Child Cradled By The Stars" ci ricorda la passione del suo autore per l'elettronica europea, "Non Morire Mai" viaggia su binari intensi dove la chitarra acustica tesse una bella melodia accompagnata da archi ed effetti di sintetizzatore, in "Il Mare Dentro" invece June 1974 si propone in una chiave lounge per lo più inedita al sottoscritto fino ad oggi. "Mosaico" progredisce su un registro più teso ed elettrificato (e qui il tocco di Talamanca si sente eccome) e "Vagabond Dreamer" ha toni più marziali e teutonici, con una bellissima coda finale di tastiere.

The Soundscape of The Muse è quindi l'ennessimo bellissimo disco di questo artista completo e senza paraocchi, capace di avere una vesione trasversale della propria proposta aggiungendo di volta in volta elementi sempre nuovi al suo modo di comporre ed esprimersi, usando l'elettronica come pretesto per viaggiare liberamente in un microcoscmo emozionale che ormai è anche difficile da lodare con nuove definizioni. Complimenti ancora una volta

83/100


June 1974: Tutti gli strumenti

Guest:
Tommy Talamanca: Chitarra

Anno: 2012
Label: Visionaire Records
Genere: Ambient/Elettronica

Tracklist:
01. Amnesia
02. The Child Cradled By The Stars
03. Notte Cremisi
04. Soundscapes Of The Muse
05. Non Morire Mai
06. Di Infinite Lacrime
07. Il Mare Dentro
08. Mosaico
09. The Vagabond Dreamer
10. Post From Heaven

 

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