Musicalmente parlando questo lavoro non si discosta di una virgola rispetto al suo diretto predecessore, restando sempre in bilico tra Stoner, Alternative e Rock, contando però per la prima volta in assoluto, solo su pezzi cantati. Tra gli episodi migliori segnaliamo quindi la ruggente “Circle” ( con i Queens Of The Stone Age sempre in vetta ai pensieri del proprio compositore), la ballata psichedelica “Fake” ed il blues acido di “Jewels”, che vede anche un ottimo lavoro di tessitura chitarristica.
Nel suo complesso il disco è piacevole e senza punti deboli, anche se dobbiamo riscontrare ancora una volta la poca versatilità vocale ed una produzione che non ha previsto l’auspicabile salto di qualità. Ma il talento c’è tutto.
63/100
Pierpaolo Lucchesi: Voce, chitarra, Basso, synth e campionamenti
Anno: 2008
Label: Autoprodotto
Genere: Rock/Alternative
Tracklist:
01. Worms
02. Circle
03. Fake
04. God Damn
05. Where My Hope Is Tired
06. Restaurant
07. Julien
08. Their Low
09. Jewels
10. Worm’s End