Servizio fotografico a cura di Fabio "Stanley" Cusano e Alberto Rossi
John Corabi e Bruce Kulick: in pratica un bel pezzo di storia del rock anni ’80 e ’90. Forse singolarmente i loro nomi vi possono dire poco, ma il primo ha cantato (seppur per un breve lasso di tempo) nei Motley Crue e precedentemente nei The Union – mentre il secondo ha sicuramente un curriculum vitae decisamente più sostanzioso. Infatti Kulick a militato per 12 anni nei Kiss, dal 1985 fino al 1997, è il chitarrista dei rifondati Grund Funk Railroad e poi insieme a Corabi compongono il 50% del progetto ESP (Eric Singer Project), band che ha ispirato questo tour acustico denominato Unplugged & United 2011.
Due musicisti navigati e che hanno girato il mondo e venduto milioni di dischi, cavalcato l’onda del glam rock e che hanno deciso, superato i 50 anni, di portare la loro musica in un contesto più intimo e genuino, quello appunto dell’unplugged: due chitarre e due voci, con un repertorio che spazia dai Kiss ai Beatles, fino ai loro brani incisi come solisti. La location è quella del Borderline Club di Pisa, piccolo ma accogliente locale dove si respira una genuina atmosfera rock sin dall’entrata e dove i nostri arrivano sul palco (con volti distesi e larghi sorrisi mentre si voltano verso la platea) intorno alle 23:30.
La partenza è di quelle migliori, con “Hard Luck Woman” di kissiana memoria, dove il cantato di Corabi viene sovrastato da quello del pubblico (affulenza medio-bassa, ma calorosa) e poi senza fronzoli di sorta arriva “Strutter”, ripresa dal primo album in studio del “Bacio”. Kulick è chiaramente quello più acclamato dalla folla, lui risponde divertito con sorrisi e vari ok sciorinati a destra e manca, dialoga senza problemi con i presenti nelle prime file, anche lo stesso Corabi si dimostra buon entertainament, parlando delle sue origini italiane, del suo periodo nei Motley Crue e intonando spesso brani (quelli del suo unico album solista, Uncovered del 2006) che sembrano sospesi tra dense ballate post-grunge e rock FM. Ancora Kiss con “Beth” e “Hooligan”, poi si passa ai Beatles con “Oh Darling”, riproposta in una piacevole e insolita chiave country e si chiude un cerchio con l’acclamatissima “Forever” (sempre Kiss), cantata completamente dai presenti (Kulick ha ironicamente introdotto il brano dicendo di non poter imitare vocalmente gli acuti di Paul Stanley).
Dopo circa 90 minuti lo show si conclude, molti sono stati i siparietti tra un brano e l’altro, ma molta è stata anche la buona musica che abbiamo ascoltato. I due scendono dal palco e poco dopo un po’ alla volta decidono di far passare i fan nel backstage per autografi e foto di rito, dimostrandosi molto affabili e disponibili. Quel che resta di un concerto del genere è la semplicità nella quale si è consumato, un contesto intimo e gradevole, con i due a piena disposizione della propria audience per regalare alcuni dei brani rock più famosi della storia. Serate cosi possono avere una valenza artistica non eccellente, ma dimostra come due musicisti di grande fama possano essere tutt’uno col proprio pubblico, diventandone amici per un’ora e mezza.
Bruce Kulick: Chitarra e voce
John Corabi: Chitarra e voce
Data: 08/04/2011
Luogo: Pisa - Borderline Club
Genere: Rock Acustico