I Rootwater di Visionism sono una band polacca che guarda alla tradizione crossover dei Faith No More con sporadiche spruzzatine di sonorità folk della propria terra e amore per il doppio pedale ed incursioni di tastiera.
L'originalità non è proprio di casa, lo diciamo subito. Ad un intro sinfonico piuttosto risibile segue a rotta di collo “Venture”, che si perde tra stereotipi funk-metal, chorus post-grunge e chitarroni degni delle produzioni di Ross Robinson. In “Follow the Spirit” invece la nota dolente è rappresentata dal tono demenziale da cavernicolo del cantante, nonostante il pezzo in sé esibisce uno dei riff più ficcanti della raccolta (prima di concedersi un scat tipicamente Korn-iano e passaggi con canti pseudo-tribali). Vuoi o non vuoi "Living in the Cage" è un'imitazione del gruppo che ha rilasciato l'immortale Angel Dust. Lo spasmo iper-punk dei 30 secondi di “Freedom”, il cerimoniale di “Realize” e gli arrangiamenti (vivace sezione di trombe e piatti che scratchano) di “The Ministry” sono le trovate che più si fanno ricordare. La band inizialmente ci avrebbe voluto lasciare con la pomposissima title-track ma alla fine ha deciso di inserire la bonus track “Haydamaka”, a sorpresa pezzo migliore, il più freak del lotto grazie all'invasivo impiego di strumenti tradizionali. In sintesi produzione pompata, performance tecnica ineccepibile, cantante versatile, qualche spunto vagamente sperimentale ma disco senz'anima. Peccato. 60/100
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Maciej Taff: Voce Anno: 2010 |