Quando mi capita di ascoltare gruppi come i Sylvan o lavori come questo la mia domanda è sempre la stessa: perchè? Perchè una band del genere, non riesce ad avere un seguito anche oltre i confini nazionali (in questo caso tedeschi) nonostante la stampa (e qui noi nel nostro piccolo ci mettiamo in prima fila) straveda per la loro opera?
I motivi possono essere tanti e sicuramente ne verrebbe fuori una discussione interessante e profonda, anche se la sensazione è che prima o poi questo quintetto dedito ad un Progressive Rock di chiaro stampo melodico possa finalmente uscire dalla Germania ed attecchire anche in altre terre, come ad esempio l'Italia, che non ha mai ospitato un loro concerto. Leaving Backstage, uscito in contemporanea col DVD Posthumous Silence: The Show, fotografa per intero un'esibizione dal vivo che i Sylvan hanno tenuto nella loro Amburgo nel 2007, nel pieno del tour per l'album Presets ed uscito lo scorso anno per festeggiare il loro decimo anno nel mondo della discografia. Il primo CD, resta fedele nella tracklist al DVD sopracitato riproducendo per intero lo splendido concept album Posthumous Silence uscito nel 2006 e tutt'oggi considerato il miglior disco in studio dei teutonici, mentre il secondo dischetto ci offre una panoramica a mò di greatest hits, cogliendo i pezzi migliori della loro discografia dagli esordi ad oggi. Musicalmente parlando questo lavoro non soffre pecche di nessun tipo: la band suona divinamente e si fa accompagnare anche da musicisti esterni per rendere ancora più pomposa e magica l'esperienza di un loro show, senza dimenticare canzoni, che sono piccoli grandi classici del Progressive moderno come "Pane Of Truth", "Answer To Life", "One Step Beyond" e "Artificial Paradise", dove la band mostra tutto il suo talento ripropositivo e conferma come Marco Glühmann sia una delle voci più espressive, concrete ed evocative che la Germania ci abbia regalato negli ultimi 20 anni. La produzione asciutta ed un packaging di tutto rispetto fanno il resto. Un live album che quindi che fa da perfetto ponte per il prossimo lavoro in studio atteso per l'inverno 2009 e che da la possibilità ai Sylvan di fare il punto della loro storia e di ricominciare da capo, nella speranza che in futuro, piccoli gioielli di melodia come questi, non restino inosservati. Se la vostra vita è fatta di pane e Marillion, questo è il gruppo che fa per voi. Idem se siete amanti di qualsiasi forma di musica progressiva più accessibile e magica. 89/100
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Marco Glühmann: Voce Anno: 2008 |